Spillare birra, questione di arte e passione
La birra, simbolo della convivialità, ha bisogno dell’arte affinché le sue note e la sua resa non vengano disperse. I maestri spillatori ne fanno una questione di gusto e di passione per una bevanda che ha bisogno di gesti e riti per essere quella che è.
Il concorso Draught Master Italy 2021
Per dare rilievo alla professionalità, al talento ma anche alla cura del rito, Stella Artois, la birra chiara prodotta a Lovanio, ha dato vita al concorso Draught Master Italy 2021, nel quale si sono sfidati i professionisti della ristorazione con la passione per la spillatura. Proprio in un momento storico difficile, in tanti si sono sentiti travolti dall’entusiasmo e ben 407 hanno raccolto la sfida per ottenere il titolo di migliore spillatore di birra in Italia. Ambiziosi e ottimisti, hanno approfittato dell’occasione di “chiusura forzata” per studiare, migliorarsi grazie ai consigli dei migliori esperti e cimentarsi con le 9 “sacre fasi” per la spillatura perfetta secondo la tradizione belga: la purificazione, il sacrificio, l’alchimia, la corona, la rimozione, il taglio, la valutazione, la pulizia e il riconoscimento. Vincere il concorso non rappresenta solo una soddisfazione personale, ma l’assicurazione di un premio ambito, studiato, per migliorare ulteriormente la propria bravura: si tratta di guadagnare punti in fatto di celebrità grazie a un piano di notorietà online e offline, di ottenere un rifornimento di birra Stella Artois e un viaggio in Belgio per scoprire le antiche origini di questa birra.
I 3 concorrenti finalisti e una giuria a cinque stelle
Sono stati 3 gli aspiranti selezionati da tutta Italia per la finale che si è tenuta il 23 settembre a Milano presso la Fonderia Napoleonica Eugenia davanti a una giuria composta da personaggi noti ed esperti come Borja Echaniz, Direttore Horeca Italia AB InBev (l'azienda che produce e commercializza la birra Stella Artois), Allaine Schaiko, World Draught Master, Maurizio Maestrelli, giornalista e scrittore, Silvio Losapio, Draught Master Italy 2019 e Charles Nouwen, Global Beer Culture Director. Al di là del vincitore, i tre finalisti rappresentano il meglio sul territorio nazionali. Chi sono? Da Battipaglia arriva Carmine Monaco, che ha colto subito la sfida per non rimanere fermo e rimettersi in gioco. “A febbraio 2020 – racconta Carmine -, poco prima che la pandemia da Covid-19 bloccasse il settore, avevo cominciato i lavori di ristrutturazione del mio locale. È stata una bella sfida per rimettermi in gioco”. Da Mezzocorona, in Trentino, Alex Dalsass, giovanissimo ma con una lunga storia d’amore con l’etichetta, ha partecipato “per trasmettere e diffondere la cultura belga”. Dalle Langhe piemontesi, invece, Flavio Dacomo, dalla vasta cultura nel settore birrario, ha cercato la spillatura perfetta convinto che “la migliore birra è quella ben spillata”.
E il vincitore è…
Tutti diplomati a pieni voti, ma l’alloro va a Carmine Monaco che si aggiudica il titolo di Draught Master Italy 2021 e un viaggio in Belgio. Ecco come ha commentato il suo grande risultato: “È stata una giornata fantastica, per me estremamente significativa. A gennaio 2020, poco prima dell’inizio della pandemia, avevo deciso di ristrutturare completamente il mio locale. Un mese e mezzo dopo ero del tutto bloccato, e il cantiere fermo: quando ho saputo di un contest digitale non ci ho pensato un attimo. Ho inviato i miei video della spillatura perfetta, ho passato le varie selezioni su oltre 400 persone da tutta Italia e oggi eccomi qui. In questi giorni sono stato sostenuto da tantissime persone, dai clienti del mio bar e dal team Stella Artois che mi ha anche seguito negli ultimi mesi dandomi tantissimi consigli. Oggi non vedo l’ora di ripartire!”
Del resto, come ha dichiarato Arnaud Hanset, Country Director di AB InBev Italia, “Sostenere i punti vendita, essere loro vicini, accompagnarli nel cambiamento che il settore sta affrontando è stato essenziale in questo periodo e continuerà a esserlo nel futuro, perché è grazie alla loro ripartenza che i consumatori possono tornare ad assaporare la nostra birra nei momenti di socialità”.