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Sostenere la ricerca sul cancro? Si può fare anche donando il 5×1000

Nessun progresso scientifico sarebbe possibile senza il lavoro dei ricercatori, e per quanto riguarda le neoplasie in Italia si stanno facendo passi da gigante. Secondo i dati tra il 2010 e il 2020 nel nostro Paese le persone vive a oltre 10 anni dalla scoperta della malattia sono aumentate del 54%. Il cancro resta però un’emergenza e per sostenere la ricerca c’è quindi bisogno di tutti noi: lo si può fare subito destinando il 5 per mille ad AIRC.
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A cura di Ciaopeople Studios
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In Italia nel campo oncologico siamo ormai arrivati a risultati incredibili e la parola “cancro” fa meno paura rispetto a solo dieci anni fa: basti pensare che da poche settimane sono stati resi pubblici i dati che confermano l'efficacia di una nuova cura “chemio-free”. Quella dello studio italiano coordinato dall'ematologo Robin Foà dell'Università Sapienza di Roma è un'innovazione destinata a fare scuola e cambiare il corso della malattia per tante persone. Nello specifico i ricercatori hanno messo a punto un trattamento per la leucemia acuta linfoblastica Philadelphia positiva (una delle leucemie più frequenti negli adulti, in passato considerata nefasta) che non prevede l'uso della chemioterapia, e che a oltre quattro anni dalla diagnosi oggi segna una percentuale di sopravvivenza dell'80%.

Ma questo è uno dei tanti esempi di quanto la ricerca sul cancro possa fare per migliorare prevenzione, diagnosi, qualità della vita dei pazienti e cura della malattia stessa. Se è vero che il cancro resta un'emergenza con 395.000 nuove diagnosi nel 2023, le persone vive a dieci anni dalla diagnosi sono aumentate del 54% nel decennio 2010-2020, e le nuove scoperte non tardano ad arrivare. Ad esempio è stato sviluppato in laboratorio un nuovo approccio di immunoterapia che aggirando i meccanismi di difesa del cancro riesce a contrastare la crescita del melanoma. Oppure, grazie ai test genetici messi a punto, è ad oggi possibile conoscere il proprio fattore di rischio alla malattia ereditaria, attivandosi tempestivamente.

Niente di tutto questo sarebbe possibile senza l'impegno di AIRC e dei suoi ricercatori indipendenti, che contano però sul sostegno attivo dei cittadini: sono più di un milione e mezzo le persone che garantiscono continuità alla ricerca attraverso il 5×1000, permettendo di destinare quasi 70 milioni di euro che la Fondazione oggi impegna in oltre 360 progetti. Per supportare laboratori di università, ospedali, centri specializzati e oltre 6 mila medici e scienziati possiamo scendere in campo subito attuando una scelta consapevole per la donazione del 5 per mille.

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Questo strumento a disposizione di ogni contribuente è preziosissimo per la ricerca, in un Paese in cui gli investimenti pubblici non sono purtroppo adeguati. Si tratta di scegliere che una parte delle tasse venga destinata ad AIRC, inserendo il codice fiscale 80051890152 nell'apposita sezione della dichiarazione dei redditi relativa al Finanziamento della ricerca scientifica e dell'università, e firmando il consenso. Un gesto che all'apparenza sembra piccolo, ma che di fatto è concreto, di grande impatto e valore per tutta la società.

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
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