Salute e ricerca, le priorità dei giovani per il futuro

Di fronte al calo demografico, l’Italia deve puntare su un’unica strategia: valorizzare giovani e giovanissimi per non disperdere questo capitale sempre più prezioso e vincere così le sfide del futuro legate alla salute, alla digitalizzazione e alla tecnologia.
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Investire sulle nuove generazioni è una delle strategie migliori che l’Italia possa attuare in questo momento. Ci sono già realtà che decidono di puntare sui ragazzi per aiutarli a diventare cittadini più consapevoli e preparati ad accogliere i cambiamenti della società. Ne sono un esempio virtuoso Johnson & Johnson e Fondazione Mondo Digitale, che per il quarto anno di seguito, promuovono un progetto per aiutare le nuove generazioni a diventare attori del cambiamento in ambito sanitario. Fattore J, questo il suo nome, è un ecosistema formativo dedicato alla salute e al benessere dei più giovani che, nelle scorse edizioni ha visto il coinvolgimento di oltre 300mila studenti e la formazione di oltre 26.000 di loro. Il programma si pone l’obiettivo di aumentare la conoscenza delle nuove generazioni sui temi della sanità e del progresso scientifico. Quest’anno verrà dedicata una particolare attenzione in delle aree in cui la prevenzione gioca un ruolo centrale nel promuovere la salute fin da giovani: l’HIV, della salute mentale e dell’oncologia. Proprio su quest’ultima tematica, i ragazzi di Fattore J, in occasione del World Cancer Day, sono stati intervistati per capire quali sono le loro percezioni legate alla malattia.

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La salute e la ricerca sono temi cruciali per le nuove generazioni, stando ai risultati di una ricerca condotta dal Politecnico di Milano: su 460 studenti tra i 14 e 20 anni della rete di scuole che hanno aderito al progetto Fattore J nelle passate edizioni, circa la metà vede questi temi come prioritari per la società, davanti ad altri come la transizione ecologica e la digitalizzazione.

I ragazzi di oggi non solo dimostrano fiducia nella scienza, ma hanno ben chiara la direzione da intraprendere. La maggioranza degli intervistati, infatti, ritiene che la medicina del futuro debba essere avanzata tecnologicamente per offrire soluzioni sempre più personalizzate ed efficaci che rispondano ai bisogni di cura dei pazienti.

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Non a caso il digitale (intelligenza artificiale e robotica in particolare), la prevenzione e l’accesso sono i driver scelti per l’edizione in corso di Fattore J, che vede i ragazzi ancora più protagonisti: agli studenti formati, è data, infatti, la possibilità di attivare percorsi di alternanza scuola-lavoro presso alcune associazioni pazienti, partner del progetto, diventando veri e propri "attori del cambiamento". Inoltre, durante la RomeCup2024 saranno presentate le idee raccolte nel contest creativo Health Bot, in cui gli studenti potranno immaginare e creare nuove soluzioni robotiche e di intelligenza artificiale dedicate alla salute, realizzate grazie anche al supporto di esperti di innovazione e AI di Johnson & Johnson.

“Con Fattore J – ha commentato Alessandra Baldini, Direttore Medical Affairs di Johnson & Johnson Innovative Medicine – contribuiamo a diffondere nei ragazzi e nelle ragazze maggiore consapevolezza sull’importanza della salute, sul valore dell’innovazione nelle terapie, sulla possibilità che loro stessi possano aprire la strada verso la medicina di domani, sfruttando la tecnologia e l’intelligenza artificiale.”

Non ci resta che augurar loro di costruire già oggi il mondo migliore di domani.

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