Recharge Life: la tecnologia che migliora la vita, ecco il webtalk dedicato
Ti svegli e le tapparelle magicamente si alzano lasciando trapelare il sole, gli oscuranti delle velux si riavvolgono automaticamente perché lo scenario “wake up” o “risveglio” si è attivato all’orario prestabilito: in quel momento ringrazi chi ha inventato la smart home, la domotica, il Wi-Fi, Internet e l’IoT. Ma sono innumerevoli le innovazioni in campo tecnologico che hanno cambiato il mondo migliorando la vita delle persone e che ancora continuano a farlo. Basta poco per guardarsi indietro e accorgersi di quanta strada è stata percorsa in soli 20 anni. Un percorso che è stato oggetto di riflessione in quattro web talk condotti da Andrea Delogu.
Un web talk che spiega come la tecnologia ci ha migliorato la vita
I quattro web talk realizzati per Recharge Life, la campagna ŠKODA che vuole celebrare il bello della tecnologia e la sua vicinanza ai bisogni dell’uomo, hanno visto come protagonista Andrea Delogu che, nel suo ruolo di padrona di casa, ha chiesto ai suoi ospiti di raccontare la propria esperienza con domande irriverenti, sottoponendoli anche a piccole sfide. I talk sono nati dall’esigenza di mostrare come la vita cambia in meglio grazie alla tecnologia. Delogu, pescando da ambiti completamente diversi, lo ha verificato invitando come ospiti del suo talk Daniela Collu, Andrea Galeazzi, Guglielmo Scilla (aka Willwoosh) e Guido Meda.
Il peso della musica: da una cassetta nello zaino all’ “all you can hear” in streaming
C’era una volta la musicassetta. Sì, questo strano manufatto con un nastro magnetico avvolto su due bobine (già il termine “bobina dice” tutto, no?) è stato la salvezza per Daniela Collu, conduttrice televisiva, radiofonica e scrittrice che grazie al suo walkman ha potuto ascoltare Madonna, e isolarsi dalle infinite discussioni con i genitori. La rivoluzione del walkman è stata travolgente: da lì sono passati gli amori, le gelosie, i tradimenti e i “the end” di ogni storia dei teenager anni Novanta. Ascoltate la sua intervista per capire cos’era davvero un walkman e cosa significa ora avere a disposizione (tutta) la musica in streaming.
Se avevi un cellulare nel 1993, facevi uno squillo per farti chiamare
Tutti sanno cosa significa ora avere un cellulare: probabilmente è la tecnologia più diffusa con 5,9 miliardi di persone collegate e 7,9 miliardi di Sim. Eppure appena negli anni Novanta era una rarità: pochi l’avevano e soprattutto costava così tanto chiamare che anche Andrea Galeazzi, universitario nel 1993, amava farsi chiamare, piuttosto che comporre il numero. Ma dagli anni Novanta il cellulare è così cambiato che a stento ne ricordiamo ormai i passaggi evolutivi. Seguire le parole di Galeazzi intervistato dalla Delogu è un tuffo nel passato che i millenials dovrebbero ascoltare almeno una volta nella vita; qui la sua intervista.
Ciò che ha permesso di accorciare le distanze: l’auto
Sappiamo benissimo che negli anni Cinquanta e Sessanta l’avvento delle utilitarie ha permesso a milioni di persone di iniziare a cambiare abitudini e vita: l’auto non era vista solo un modo per spostarsi da casa al lavoro, ma lasciava spazio all’immaginazione del viaggio. Cosa ne sarebbe dei romanzi on the road come quelli scritti da Kerouac o McCarthy senza la potenza e la libertà offerta dalle quattro ruote? A raccontarci l’evoluzione di questa invenzione Guido Meda, uno che di motori e viaggi se ne intende. Scoprite qual è stato il suo primo viaggio serio e lasciatevi guidare fino all'evoluzione della mobilità elettrica, che migliora la nostra vita già oggi e permette di evolversi verso un futuro sempre più indipendente dalle energie fossili, sviluppando una mobilità più sostenibile e una gamma di modelli pensati per le reali necessità di chi li vive, proprio come la nuova gamma elettrificata ŠKODA iV, tra cui spicca il nuovo ENYAQ iV: il primo SUV ŠKODA 100% elettrico. Se siete curiosi di vedere l'intervista cliccate qui.
L’ultima vera rivoluzione (non solo) tecnologica: Internet
Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo: Internet ha semplicemente permesso di superare confini, ostacoli, frontiere e anche i muri di casa. A parlarne Willwoosh, Guglielmo Scilla, il primo a diventare youtuber prima ancora che ci fosse il termine YouTube. Willwoosh ci parla del suono “mistico” del modem e di come si è entrati per la prima volta in connessione con il mondo. Qual è stata la prima connessione? E il primo video caricato da Guglielmo Scilla? Se siete curiosi, guardate tutto il web talk qui.