La costante dell’arte
Ogni volta che si varcano i cancelli dell’Arsenale e dei Giardini Napoleonici, dinanzi al susseguirsi di opere d’arte della Biennale Arte di Venezia, la domanda è sempre lo stessa: ma come è possibile che in 128 anni di storia la Biennale sia ancora uno degli spazi di promozione artistica contemporanea più all’avanguardia nel mondo? Il segreto sta forse nella bellezza di Venezia, che ispira sempre, nella sua fragilità che rappresenta quella universale e nell’essenza stessa dell’arte che interpreta e, come una rediviva Cassandra, vede il futuro. L’arte è domanda prima ancora che risposta, è interpretazione che si fa visione del futuro. Perciò davanti a un’opera d’arte c’è sempre e solo una cosa da fare, costante e invariabile nei secoli: porsi delle domande.