Perché i postini sono ancora essenziali

Una presenza storica e rassicurante, fatta di familiarità quotidiana, attenzione, a volte vera e propria assistenza nelle cose pratiche, nella soluzione dei problemi di tutti i giorni: il portalettere è un punto di contatto tra i piccoli borghi e il resto del Paese e oggi è diventato ancora più smart.
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In un mondo che viaggia velocissimo, il postino potrebbe essere considerata una figura marginale nella vita di ognuno, ma è davvero così? Nelle grandi città così come nei Comuni più piccoli e nei mille borghi italiani come Cetara il portalettere è una figura di riferimento, soprattutto per chi è più avanti con gli anni. Spesso è un amico che oggi come nel passato consegna la posta e i pacchi e fa da trait d’union tra chi vive in paese e la sua rete di affetti familiari e di amicizia residenti altrove, con i suoi interessi economici o di lavoro, con la sua vita sociale e culturale. Insomma, i 30 mila portalettere aiutano con il loro lavoro tutti i cittadini a sentirsi parte di una collettività ampia, nazionale e globale, e sono segno tangibile della presenza di Poste Italiane in tutto il Paese, che con la sua capillarità arriva davvero ovunque.

Non solo, i moderni postini sono smart, dotati di tecnologie digitali per offrire servizi sempre più efficaci e semplici. Con i loro palmari con tecnologia POS offrono una gamma ampia di servizi innovativi per i cittadini, direttamente a domicilio: il pagamento dei bollettini di qualsiasi utenza e anche dei contrassegni, per rendere gli acquisti online sicuri e pratici. Il palmare permette anche di organizzare il recapito su appuntamento e il ritiro a domicilio della posta registrata o di ricaricare in un attimo il credito telefonico o quello della Postepay. Di fatto, il portalettere è un vero e proprio ufficio postale mobile che si reca a domicilio dai cittadini, che così non sono costretti necessariamente a spostarsi da casa. Un vantaggio non da poco soprattutto per chi vive nei piccoli centri e per le persone più anziane che magari hanno mobilità ridotta o non posseggono un mezzo, e che così rimangono interconnessi con la vita del Paese senza sentirsi esclusi da una tecnologia che avanza velocissima.

Il ruolo sociale del portalettere è diventato in questi ultimi mesi ancora più rilevante a causa dell’emergenza Covid-19. Nelle regioni che hanno adottato la piattaforma digitale di Poste Italiane per la campagna di vaccinazione i cittadini hanno potuto prenotare il proprio turno negli hub o nelle altre strutture ospedaliere e sanitarie direttamente dal portalettere, comodamente a casa, ricevendo dal postino tutte le informazioni necessarie e, alla fine della procedura, lo scontrino con il giorno e il numero di prenotazione stampati dal palmare.

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Anche se hanno abbandonato la bicicletta in favore di mezzi più veloci, i postini continuano a rimanere green grazie all‘impegno di Poste Italiane nelle politiche energetiche e di mobilità. Al fine di ridurre le emissioni di Co2 e raggiungere il traguardo della carbon neutrality entro il 2030, la flotta si sta rinnovando completamente ed entro l'anno che sta arrivando anche i postini si sposteranno su mezzi elettrici o a basse emissioni. Per tutti questi motivi i postini non sono solo ancora essenziali nelle grandi città, ma anche e soprattutto nei piccoli borghi e stanno diventando sempre più smart. Li vedremo ancora per molto consegnare posta e pacchi per le strade di Cetara e delle altre piccole gemme del territorio italiano, preservando la bellezza dei luoghi e la salute dei cittadini!

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
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