Linate riapre, ma il restyling continua
Casa dolce casa, o meglio ancora hangar dolce hangar? Il 27 ottobre Linate riapre dopo un breve periodo di “esilio” a Malpensa, gestito brillantemente con il potenziamento dei collegamenti da e con il capoluogo meneghino. Ritornare a Linate però significa riprendere a viaggiare da Milano, cuore pulsante della Lombardia, città cosmopolita e sempre in movimento. Qui moda, cultura e alta finanza trainano il Paese intero verso vette di eccellenza ammirate dal mondo intero.
Da Linate a Malpensa e ritorno
Il trasloco da Linate a Malpensa la notte fra il 26 e 27 Luglio è stato organizzato alla perfezione. Non era semplice, ma tutto è andato per il verso giusto. Da quella data i lavori sono continuati a spron battuto per proseguire il percorso iniziato nel 2018 con la creazione della nuova facciata progettata da Pierluigi Cerri: semplice e lineare è basata su un gioco di bianco e trasparenze esaltate dalle componenti in vetro. Una scelta cromatica semplice solo in apparenza, nasconde infatti uno spirito dinamico e in grado di adeguarsi sempre al mondo esterno proprio come Milano: la facciata ogni giorno si colora con le tinte delle infinite albe e tramonti che infuocano il cielo sopra la Madonnina.
Un sistema di controllo in 3D
Nei mesi seguenti alla chiusura i lavori si sono concentrati sull’area denominata come BHS e sulla pista di atterraggio. Il BHS (Baggage Handling System) è l’impianto per gestire il flusso di bagagli prima dell’imbarco sull’aereo. Con un investimento di 10,9 milioni di euro sono stati installati quattro nuovi sistemi che permettono un controllo più capillare delle valigie, in grado di analizzare 4.800 bagagli all’ora. Il passo avanti è, oltre che sulla quantità dei bagagli controllati, anche sulla qualità della scansione del carico di una valigia: infatti fino a luglio la scansione, molto simile a quella di una radiografia, era bidimensionale. Ora la scansione somiglia più a una TAC ed è tridimensionale. Il computer è quindi in grado di capire se il carico è ok o se deve essere controllato in modo più approfondito.
Atterra in città
Gli altri interventi sui quali si è puntato in questi tre mesi di stop ̶ e decisamente fondamentale per un aeroporto ̶ hanno riguardato la pista di decollo e atterraggio, larga 60 metri e lunga 2,4 km, e quella di rullaggio. L'investimento previsto è stato di 21 milioni di euro. I lavori sulla pista sono obbligatori per legge e vanno ripetuti ogni 15/20 anni. Il manto è stato rifatto e ha uno spessore di circa 60 centimetri. Inoltre le testate in calcestruzzo sono state sostituite con quelle in cemento, materiale decisamente più sicuro e flessibile. I sistemi luminosi alogeni sono stati sostituiti con quelli a LED. La pista sarà nel complesso più sicura e all’avanguardia per aumentare gli standard di qualità dell’aeroporto.
E non finisce qui
Alcuni lavori però non terminano il 27 ottobre, ma continuano fino alla metà del 2021 e riguardano soprattutto il Corpo F, ossia l’aerostazione: il luogo dove i passeggeri attendono, sostano e dai quali partono per i loro viaggi di lavoro o di piacere. Per riqualificare questa zona l'investimento è stato imponente: circa 6 milioni di euro per garantire un'esperienza di volo degna di una città effervescente come Milano. Sarà un vero e proprio restyling che prevede un ampliamento con una nuova area commerciale e un’area food & beverage dove gli spazi diventeranno più luminosi e l'attenzione al design, tratto tipico di Milano, non sarà risparmiata.
Dal 2021 si vola ancora più in alto
Quando i lavori si concluderanno nel 2021, avremo un City Airport moderno e all’avanguardia, perfetto riflesso della città in cui è collocato, capace di collegarsi al centro di Milano in pochi minuti grazie anche alla realizzazione della Linea 4 della metropolitana. Accoglienza, comfort e sicurezza saranno le parole d’ordine di questo hub che farà volare Milano ancora più alto.