La solidarietà inizia sempre da un donatore che si attiva
Non bisogna essere grandi filantropi, influencer da migliaia di like o persone con enormi disponibilità economiche. Cambiare la vita delle persone è possibile con una piccola donazione e coinvolgendo la propria rete di relazioni. Tutti insieme verso un unico scopo: sostenere chi sta attraversando un momento difficile, chi sta vivendo le disuguaglianze sulla propria pelle, chi si trova ai margini della società per una ingiustizia.
Gli italiani hanno dimostrato un grande cuore in questi ultimi anni, caratterizzati dall’emergenza sociale dovuta alla pandemia. Chi aprendo delle raccolte fondi su GoFundMe, chi donando alle cause più importanti per il proprio territorio. Terapie intensive negli ospedali, organizzazioni nonprofit in prima linea fin da subito, sostegni immediati per chi è stato dimenticato e lasciato indietro durante una fase molto delicata. Sono state tante le rincorse alla generosità e alla solidarietà che si sono avvicendate in questi ultimi mesi, complici anche tanti personaggi e influencer che si sono esposti pubblicamente a sostegno di ospedali e organizzazioni no profit impegnate nella gestione dell’emergenza sanitaria.
Ognuno può diventare personal fundraiser
Il senso della solidarietà che parte dal basso è proprio questo: attivarsi accendendo dei fari su alcuni bisogni o su realtà che sarebbe bello e importante se si diffondessero ed espandessero per i benefici che apportano alla società. Ciascuno può diventare un faro su piccole e grandi necessità. Per questo, proprio GoFundMe ha attivato un nuovo strumento grazie al quale chiunque può facilmente creare una raccolta fondi e mobilitare il proprio network per un’associazione nonprofit che vuole sostenere: “Il Peer2Charity si presenta come uno strumento semplicissimo – descrive la Direttrice di GoFundMe in Europa, una delle piattaforme di crowdfunding più attive e note per la trasparenza – e permette di trasformare gli utenti in attivisti e organizzatori di raccolte fondi per nonprofit. Ci sono diverse organizzazioni già accreditate sulla piattaforma e cliccandoci sopra, si inizia una raccolta fondi già impostata a beneficio del conto bancario preposto dalla nonprofit”.
Ogni occasione è perfetta per generare solidarietà
Il desiderio di lasciare un segno di cambiamento positivo attorno a sé può scaturire da qualsiasi occasione: un compleanno, una lista nozze, una raccolta in memoria di una persona mancata, un evento culturale o semplicemente una gara sportiva da immortalare con un gesto indimenticabile. Se ciascuno attivasse la solidarietà presso la propria rete di amici e parenti, il mondo sarebbe davvero un posto migliore. Da un grande potere deriva una grande responsabilità: abbiamo il potere di cambiare il mondo con il nostro network, attiviamoci e stimoliamo gli altri a realizzarlo con piccoli gesti degni di nota.
Il successo delle raccolte fondi
Le raccolte fondi negli scorsi mesi hanno avuto un grande successo grazie ai loro primi “ambasciatori” come Chiara Ferragni e Fedez, Cristina Parodi, Zlatan Ibrahimovic, Luciana Littizzetto, e alcune squadre di Serie A come Juventus, Fiorentina e Roma, e la nazionale italiana vincitrice del mondiale 2006. Ma il merito è soprattutto di coloro che, sensibili ai bisogni della società, si sono attivati anche con una semplice donazione: “Sono state certamente le storie più visibili e coinvolgenti – afferma Elisa Liberatori Finocchiaro, Direttrice di GoFundMe in Europa – ma non è necessario essere degli influencer per cambiare lo stato delle cose. GoFundMe ne è l’esempio: tutti possono, grazie al crowdfunding sociale, aiutare e sostenere altre persone che vivono momenti di difficoltà”. Sulla piattaforma, infatti, nell’ultimo anno e sono state più di 420mila le donazioni ricevute sulla piattaforma. GoFundMe inoltre garantisce un sistema di donazioni online sicuro e trasparente: grazie a strumenti sofisticati e al lavoro di un dipartimento dedicato di Trust & Safety, i donatori sono protetti da frodi e garantiti. La piattaforma infatti garantisce ai donatori che i fondi arrivino nel posto giusto, pena il rimborso delle donazioni.
Insomma la solidarietà online ha risvegliato in molti un grande senso di responsabilità e resilienza che può far ben sperare in un mondo migliore. Ognuno di noi può fare la sua parte e iniziare, un passo alla volta, a cambiare il mondo.