0 CONDIVISIONI

La maggior parte dei tumori al rene vengono diagnosticati “per caso”

Le neoplasie sono la seconda causa di morte in Italia, eppure la prevenzione viene spesso sottovalutata. Scardinare il tabù intorno alla malattia è importante, soprattutto nel caso del carcinoma renale, un tumore i cui sintomi possono essere silenti o fraintesi.
Immagine
A cura di Ciaopeople Studios
0 CONDIVISIONI
Immagine

Nel nostro Paese ogni giorno circa mille persone ricevono una diagnosi di tumore, una parola che può spaventare, ma che non deve frenarci dal conoscere meglio quali sono i sintomi precoci e i fattori di rischio di queste patologie. Il termine “neoplasia”, con cui in ambito medico ci si riferisce a queste patologie, deriva dal greco e significa letteralmente “nuova formazione”: questo perché la condizione tumorale ha origine proprio da una crescita incontrollata di alcune cellule. Non è qualcosa di esterno al nostro corpo, come un virus o un batterio, il tumore “nasce” dai nostri stessi tessuti o organi.

In particolare il tumore del rene è di difficile individuazione, perché in uno stadio precoce può causare sintomi aspecifici, ovvero riconducibili anche ad altre malattie. Tra i più diffusi si segnalano: sangue nelle urine, dolore al fianco, o la presenza di una massa palpabile nell'addome. I reni sono due organi importantissimi per il nostro organismo: si trovano simmetricamente nella parte posteriore dell'addome, hanno la forma di grossi fagioli, e si occupano di filtrare il sangue dalle sostanze di rifiuto. Il tumore del rene è di difficile diagnosi nelle sue fasi precoci proprio a causa della sua sintomatologia non esclusivamente collegabile a questa neoplasia; infatti, il 60% di tutte le diagnosi avviene in modo accidentale, cioè quando il paziente si sta sottoponendo a visite mediche per altri motivi.

Il cancro del rene e delle vie urinarie rappresenta il 2-5% dei tumori, e nel 2023 sono state stimate da AIRTUM (Associazione italiana registri tumori) 12.700 nuove diagnosi. A fare la differenza sul tasso di sopravvivenza è la tempestività con cui si scopre, se la diagnosi è precoce si guarisce in oltre il 50% dei casi. Ma quali sono i fattori di rischio che è possibile tenere sotto controllo? Evitare il fumo, prevenire o curare l'obesità e l'ipertensione arteriosa e seguire uno stile di vita sano sono le indicazioni di massima che è sempre necessario mettere in pratica. Inoltre, in caso di sintomi urologici duraturi è importante rivolgersi al proprio medico o a un urologo per approfondire se necessario con esami specifici.

Leggi anche

La campagna “Fianco a fianco” promossa da MSD con il patrocinio di SIU, Società italiana di urologia, e ANTURE, associazione di pazienti dedicata a questa patologia, mira proprio a sensibilizzare sul tema della diagnosi precoce: è possibile visitare il sito tumoredelrene.it per informarsi a fondo sull'argomento.

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views