La famiglia cresce e l’auto “cresce” con essa: ecco come scegliere un’auto nuova quando arrivano i bambini

Dalla sicurezza al numero di posti, dai consumi allo spazio nel bagagliaio, ecco di cosa tenere conto nella scelta dell’auto familiare.
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Avviene quasi subito dopo l’annuncio dell’arrivo del primo erede, ma a volte capita solo al secondo figlio che finalmente, di fronte alle esigenze oggettive di spazio, mamma e papà riescano a far partire ufficialmente la missione per l’upgrade dell’auto familiare. L’acquisto di una nuova auto è un investimento importante che oggi – grazie anche alle possibilità offerte dai prestiti ad hoc – può essere fatto non solo in base alla disponibilità immediata del budget necessario, ma anche secondo le effettive esigenze di ogni famiglia.

Scegliere un’auto sicura

Neanche a dirlo: prima di tutto c’è la necessità di far viaggiare in totale sicurezza i propri familiari. Sul sito Euro NCAP, il programma europeo di valutazione delle nuove automobili, è possibile ricercare le auto familiari considerate più sicure, con la possibilità di filtrare le ricerche per anno, marca e dotazioni di sicurezza.

Scegliere un’auto spaziosa

Lo spazio, ovviamente, è decisivo. Chi non ha mai sperimentato almeno una volta un viaggio al mare “col pupo”, o peggio, “coi pupi”, non può capire. Se poi si aggiungono cane e gatto… Quindi non solo capienza del bagagliaio, ma occorre considerare anche la modularità degli spazi e il numero dei posti: ogni centimetro, insomma, diventa vitale.

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Scegliere un’auto economica nel lungo periodo

Il prezzo di acquisto non è l’unica uscita da considerare. Un’auto può avere anche un prezzo di listino più alto di una diretta concorrente, ma se è più affidabile della seconda, farà risparmiare nel tempo bei soldi alla voce “manutenzioni straordinarie”. Attenzione deve essere data anche ai costi di bollo e assicurativi.

Scegliere un’auto sostenibile… per il portafoglio e per il pianeta

Il capitolo consumi è un altro da tenere assolutamente sotto controllo: benzina, diesel, gpl, metano, elettrica…? Ormai le possibilità stanno diventando molte e ognuna ha i suoi pro e contro. Le vetture a benzina e ibride, ad esempio, rappresentano una scelta oculata soprattutto in città; Gpl e metano sono invece idealmente indicate per le lunghe percorrenze. Del resto, le alimentazioni più green fanno godere solitamente di una maggiore libertà di circolazione in città e vantaggi in termini di costi di bollo o spese di parcheggio. Un occhio attento, poi, deve responsabilmente essere dato oggi proprio alla sostenibilità ecologica della vettura. Il futuro del nostro pianeta, e quindi dei nostri figli, dipende anche dalle nostre scelte individuali.

Non scegliere in base al prezzo: muoversi tra i finanziamenti

Tanti sono, quindi, gli elementi da tenere conto per un acquisto consapevole e responsabile di un’auto per la famiglia, e sarebbe quindi controproducente sceglierla solo in base al prezzo di acquisto, soprattutto oggi che le proposte di finanziamento di certo non mancano. Ma come districarsi nel dedalo di proposte disponibili? Non bisogna infatti fermarsi all’offerta della concessionaria auto o della banca presso cui si ha il conto. Esistono, infatti, operatori che erogano il prestito anche a chi non ha un conto corrente presso di loro. Tutte le offerte possono essere confrontate in base al TAEG, l’indicatore sintetico del vero costo del finanziamento, in quanto considera tutte le spese da sostenere dall’inizio alla fine del prestito, comprese quelle di istruttoria, di incasso della rata e spese assicurative. In quest’ottica, se le proposte di finanziamento delle finanziarie legate alla casa produttrice appaiono spesso più appetibili per tassi vantaggiosi (spesso anche tasso 0), occorre tuttavia stare attenti perché spesso sono collegate a servizi obbligatori che fanno, appunto, lievitare la rata. Un’altra possibilità è quella di optare per le formule legate alla possibilità di restituire l’auto ad un valore prestabilito, ma bisogna fare attenzione alla maxirata finale. Infine i finanziamenti esterni: spesso a tassi promozionali, possono offrire il non irrilevante vantaggio di poter contrattare uno sconto maggiore sulla pronta consegna in concessionaria.

Le spese extra: quando l’accessorio diventa vitale

Seggiolini, navicelle, ovetti, vanno utilizzati sin dai primi giorni di vita del bambino, anche per brevi tragitti, non solo per adempiere agli obblighi di legge, ma, più semplicemente, perché statisticamente i maggiori incidenti si verificano su strade urbane proprio per quei tratti di strada che si considerano meno pericolosi. L’uso del seggiolino riduce, infatti, del 90% il rischio di lesioni gravi, del 70% quello di morte sotto l’anno e del 50% quello di morte nella fascia da 1 a 4 anni. Ciò detto sull’accessorio più importante, ce ne sono anche altri “golosi” per chi ha una famiglia, soprattutto numerosa: potenti aspirapolvere pensati proprio per i sedili delle auto (provate ad impedire a un bambino di mangiare in auto…), assistenti digitali per auto per comandare qualsiasi cosa solo con comandi vocali, fino ai televisori portatili, l’unico “strumento” sicuro per neutralizzare anche i pargoli più recalcitranti durante i viaggi più lunghi. Pax tua, vita mea.

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