Investire nel mattone piace ancora

C’è chi acquista la propria casa dei sogni e chi investe, ma il risultato è che il mercato immobiliare nel 2022 sembra godere di buona salute. Scopriamo quali sono le strategie meno conosciute rispetto al tradizionale acquisto con mutuo, come l’asta al centesimo.
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Dal Dopoguerra a questa parte la percentuale italiana dei proprietari di case è notevolmente salita passando negli ultimi anni da meno del 50% a oltre il 70%. L’Italia non è fra i Paesi europei con la percentuale più alta di proprietari: davanti a lei la Spagna con il 78% dei proprietari, Norvegia, Malta e Serbia con l’80%, ma soprattutto la Romania e la Croazia, entrambe con percentuali abbondantemente oltre il 90%.

Il mercato delle case in Italia negli ultimi anni

L’acquisto di una casa per la maggior parte rappresenta l’inizio di un nuovo progetto di vita o di un nuovo lavoro, per altri, invece, una semplice modalità di investimento per abbattere oscillazioni di altri mercati e un’inflazione in crescita. Il risultato è che nel 2021 la compravendita delle case è stata importante: secondo l’ISTAT solo nel IV trimestre 2021 sono avvenute 280.532 convenzioni notarili di compravendita e di altre convenzioni a titolo oneroso segnando un +0,5% rispetto al trimestre precedente e un +14,4% su base annua. Il 2022 ha seguito questa scia positiva, sebbene a intensità inferiori. L’indagine Fimaa-Confcommercio (Fimaa è la Federazione italiana mediatori agenti d’affari) evidenzia che secondo gli operatori la crescita delle compravendite prosegue, anche se il 51,2% segnala una riduzione dell’offerta. È una situazione ancora dinamica, probabilmente dovuta alle agevolazioni per tutto il 2022 dedicate ai giovani under 36 (mutuo fino al 100% e esenzione imposte) e ai tassi di interesse dei mutui, interessanti nonostante il contesto attuale.

Non solo mutui: il “rent to buy”

Per gli over 36 l’importo finanziabile attraverso un mutuo non arriva mai a superare l’80% del prezzo dell’immobile. All’anticipo del 20% si devono aggiungere i costi notarili e le imposte. Ma al di là del ricorso al mutuo come modalità di acquisto di una casa, quali sono gli strumenti alternativi che gli italiani hanno per comprare casa? Uno dei modi più conosciuto è il “Rent to buy”, l’affitto per comprare: davanti a un notaio l’acquirente futuro e il proprietario stabiliscono le condizioni economiche e la durata dell’affitto in funzione dell’acquisto. L’acquirente si comporta come un conduttore e deve pagare un canone di affitto, di cui una quota è a fondo perduto e un’altra, invece, funge da anticipo sull’acquisto dell’immobile che deve essere effettuato alla fine del tempo stabilito come da accordi pregressi. In caso contrario l’acquirente deve lasciare libero l’immobile.

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Leasing Immobiliare e soluzioni alternative per acquistare casa

L’altra modalità per l’acquisto della prima casa è il Leasing Immobiliare e funziona come quello degli autoveicoli. L’istituto di credito concede il leasing all’acquirente che lo richiede a fronte di un canone mensile e del riscatto finale che avviene al pagamento dell’ultima rata. In quel momento si diventa pienamente proprietari dell’immobile.

Una delle modalità più ricorrenti soprattutto per chi investe è il ricorso alle aste: si dividono in aste giudiziarie e in aste al centesimo: nel primo caso, a seguito del procedimento di espropriazione dei beni di un debitore, l’immobile viene messo in asta per reperire la cifra necessaria a ripagare il debito. Nel secondo caso, invece, ci si aggiudica il bene se, in base al tempo prestabilito, si riesce a fare l’offerta migliore sulle altre. Viene chiamata al centesimo perché il prezzo si alza di un ammontare minimo, solitamente di pochi centesimi, a ogni offerta: prima di fare l’offerta bisogna avere dei tokens digitali che si sono precedentemente acquistati. Si stanno diffondendo in modo capillare nel mondo del web, anche se finora questa tipologia è stata utilizzata esclusivamente per la compravendita di beni di consumo. Ma che succede quando si utilizza per la compravendita di beni immobili? Lo abbiamo chiesto a Daniele Caselli, CEO della start-up Clikkiclikki Ltd., la prima piattaforma digitale dedicata ad aste al centesimo private di beni immobiliari.

D: Quali sono i vantaggi del metodo adottato da Clikkiclikki?

R: Il primo vantaggio è di carattere economico. Con le aste al centesimo di Clikkiclikki, per la prima volta in assoluto, i venditori e i compratori saranno felici nello stesso momento: i primi potranno vendere al prezzo massimo e i secondi potranno comprare al prezzo minimo. In aggiunta, il modello d’asta della nostra piattaforma prevede che a tutti gli utenti non-aggiudicatari verranno restituiti i tokens spesi per i rilanci. In questo modo l’utente potrà riutilizzarli sul nostro sito. Il secondo vantaggio è la sicurezza. Sebbene si tratti di una piattaforma online, abbiamo messo in piedi un sistema che permette agli utenti interessati di visitare personalmente l’immobile prima di iscriversi all’asta e in più è possibile scaricare tutta la documentazione legale dell’immobile direttamente dal nostro sito.

D: Per chi è pensato un sito come Clikkiclikki?

R: A parte il requisito legale della maggiore età per poter partecipare alle aste, direi che Clikkiclikki è pensata sia per chi è interessato a fare investimenti ad alto rendimento, sia per chi sta cercando casa ma non vuole o non può spendere una fortuna. Vi basti pensare che per l’iscrizione all’asta sono sufficienti poche decine di euro.

D: Ci sono aste in programma al momento?

R: Il 22 luglio 2022 andrà in asta sul nostro portale un bellissimo Trilocale situato nel centro storico di Firenze. Le iscrizioni stanno salendo velocemente e prevediamo che a breve tutti i posti disponibili si esauriranno.

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
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