Inquinamento e Creatività: La Trasformazione dei Rifiuti in Arte con #SecondChance
L'iniziativa partita lo scorso 13 ottobre, quando una squad di influencer capitanata da Roberto D'Amico è stata chiamata su una spiaggia romana per una giornata speciale. Si è infatti tenuta un'intensa sessione di CleanUp: un'attività ecologista che ha come obiettivo quello di rimuovere dai litorali quanti più rifiuti possibili. Nei nostri mari, infatti, non è raro trovare bottiglie in plastica, cotton fioc, reti da pesca abbandonate e qualsiasi altro tipo di detrito: si stima che l'87% del Mediterraneo sia inquinato, un problema serio per la salvaguardia degli habitat marini.
I rifiuti collezionati in quell'occasione sono stati uniti a quelli raccolti da alcune box di riciclo plastica situate da Loctite Super Attak appositamente a Milano presso la Darsena, in Piazza XXIV Maggio, dal 2 al 4 novembre. Un impegno che ha visto la movimentazione di tanti cittadini,, e che infine ha dato vita a una grande opera d'arte che ha mescolato emozione e sensibilizzazione. Loctite Super Attak diffonde da anni la cultura del riciclo creativo e del riuso, consapevole che dare una seconda possibilità – una #SecondChance – a un oggetto vuol dire salvarlo dal diventare un rifiuto potenzialmente inquinante, e la campagna si è conclusa con un messaggio forte e chiaro: è con le nostre abitudini e i piccoli gesti quotidiani che possiamo prenderci davvero cura dell'ambiente.
Parte dei materiali raccolti sono stati quindi usati da Dario Tironi, l'artista noto per far riflettere su temi importanti attraverso la trasformazione dei materiali di scarto, per realizzare la sua opera d'arte Chorail. Un’installazione significativa che da lontano sembra un maestoso e bellissimo corallo, ma che da vicino svela la sua vera natura: ogni pezzo dell'opera è composta da vari tipi di rifiuto (contenitori, sacchi, frammenti) che solo qualche settimana fa inquinavano i nostri territori. L'opera d'arte è stata esposta in Piazza XXIV Maggio di Milano dal 5 al 9 novembre e ha dato modo a tutti i passanti di riflettere sulla questione ambientale. Infine, sempre nell'ottica di creare un circolo virtuoso fatto di tante seconde possibilità la scultura stessa avrà una seconda vita, esattamente come siamo invitati a fare ogni giorno con gli oggetti rotti o che non ci piacciono più. Tutto o quasi, può essere infatti riadattato alle nostre esigenze, riparato, e trasformato in qualcosa di nuovo, più bello e perfino più prezioso.