Il valore di un acquisto consapevole

Internet è un universo dalle mille potenzialità ma può presentarsi come una “selva oscura” se non si ha una guida sicura. I consumatori però possono difendersi grazie alla conoscenza dei propri diritti in tema di trasparenza, clausole vessatorie e pratiche commerciali scorrette. Per informare sul tema è nata la campagna #convienesaperlo dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
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Nell’ultimo anno e mezzo, il web è diventato uno dei “luoghi più frequentati” al mondo. Le misure di sicurezza disposte durante la pandemia, dal lockdown al distanziamento sociale, e la paura che ne è derivata, hanno portato anche i più diffidenti o meno avvezzi ad addentrarsi nel mondo digitale. Ogni antica abitudine si è trasformata in una nuova abitudine digitalizzata: le cene al ristorante sono diventate le cene a casa con il servizio di delivery, la palestra si è trasformata in una sessione nel soggiorno di casa davanti a un video tutorial, la scuola in una didattica a distanza, e l’ufficio è diventato un angolo ricavato tra il corridoio e la camera da letto illuminata dal bluastro di uno schermo 16:9.

Il boom dell’e-commerce

Anche le abitudini di acquisto sono cambiate e dagli spazi fisici dei negozi in città o nei centri commerciali si è varcata la soglia virtuale degli e-shop. L’acquisto online è riuscito a contenere la paura e i disagi delle chiusure durante la fase acuta dell’emergenza e ciò ha portato ad aumentare la fiducia in questa nuova esperienza digitale rendendone possibile il successo anche dopo il lockdown. Secondo una ricerca dell’Osservatorio eCommerce B2C – Netcomm School of Management del Politecnico di Milano (Netcomm è il Consorzio del Commercio Digitale Italiano, che riunisce oltre 400 aziende composte da società internazionali e piccole-medie realtà di eccellenza) presentata lo scorso maggio in occasione della 25esima edizione del Netcomm Forum, il 2020 ha visto un generale crollo dei consumi, ma una crescita dell’ecommerce del 45% con un giro d'affari di 26 miliardi di euro. I servizi legati al turismo e al trasporto sono diminuiti radicalmente, come era prevedibile, ma quelli legati al food&grocery (+1,3 miliardi), all’informatica, all’elettronica di consumo (+1,9 miliardi) e all’arredamento (+1,1 miliardi) hanno accelerato la crescita. Non tutte le imprese erano pronte a questa impennata, ma la pandemia ha imposto un cambio di passo possibile anche grazie all’implementazione di nuove forme di pagamento, dal contactless alla carta di credito e ai servizi di pagamento resi sempre più sicuri.

Cuore del cambiamento: lo smartphone e le nuove app

Fulcro di questo cambiamento epocale è stato lo smartphone. Durante l’emergenza si è avuta una crescita del download di numerose app: molte di esse sono legate alla grande distribuzione dei beni di prima necessità, ma non tutte. Tra le più scaricate durante il lockdown, infatti, ci sono quelle dedicate allo svago e ai videogiochi, all’esercizio della socialità (i social, le app per videochiamate etc), quelle legate all’e-learning e al lavoro (le videoconferenze in giacca e tuta ce le ricordiamo tutti), ma anche al fitness. Quali prodotti sono stati acquistati di più? I beni di prima necessità a lunga conservazione (caffè e tonno in scatola), materiale per contenere la creatività dei figli (tempere, album da disegno etc), i libri per distrarsi e per occupare il tempo libero e anche dispositivi per la sicurezza (gel e mascherine).

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Consumatori consapevoli: perché “conviene saperlo” 

Se la pandemia ha cambiato e continua a cambiare tutte le nostre abitudini, la legge, invece, rimane sempre uguale. Internet può diventare una vera giungla per chi non sa come difendersi, ma ogni consumatore digitale ha gli stessi diritti di quello fisico: e questo #convienesaperlo. Parliamo della campagna promossa da AGCM, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, per educare i cittadini ad esercitare i propri diritti di consumatori, anche digitali: è un po’ il Virgilio che tutti vorremmo per guidarci fuori da certi luoghi oscuri. Sul sito https://convienesaperlo.it/ e sul canale Spotify dedicato esistono una pluralità di video e podcast in pillole per diventare dei consumatori consapevoli e scoprire cosa sono i diritti dei consumatori: il diritto a clausole non vessatorie, il diritto di decidere senza condizionamenti, il diritto di recesso, il diritto a condizioni chiare nel teleselling, alla trasparenza, alla garanzia e ad essere tutelati. Se un prodotto acquistato online non è conforme a quel che ci è stato recapitato, per esempio, o semplicemente non si è soddisfatti, si può sempre esercitare il diritto di recesso entro 14 giorni dall’acquisto. È ovvio che il prodotto deve essere restituito integro.

Per i titoli di coda di questa campagna, AGCM ed il Mise hanno organizzato per il 4 Novembre, dalle 15 alle 18, presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma un evento conclusivo gratuito, cui possono partecipare tutti: per registrarsi basta visitare la sezione del sito web dedicata o inviare un’email all’indirizzo info@convienesaperlo.it.

Non lasciamoci ingannare quando siamo nel bosco: usiamo le briciole (o le pillole dei video), per trovare la strada corretta. 

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
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