Il ruolo rivoluzionario delle startup
Nel corso dei prossimi anni, il mondo si appresta a fronteggiare diverse sfide. Le agende dei vari Paesi sono piene di deadline fissate con l’intento di ridurre l’impatto dell’uomo sull’ambiente – dalla lista dei 17 obiettivi, con scadenza 2030, al raggiungimento delle “emissioni zero” entro il 2050. Alcune di queste date sono state recentemente ridiscusse, ma la necessità che vengano rispettati gli impegni per contenere il surriscaldamento globale è nota e chiara a tutti. Si disegna quindi un futuro prossimo in cui è fondamentale che i primi venti di novità che hanno iniziato a soffiare in questi anni si facciano più forti e che sempre più modelli di business virtuosi vedano la luce.
Gli ingredienti per una startup di successo
Secondo i dati del Ministero delle Imprese, nel secondo trimestre del 2022 in Italia il numero di startup innovative iscritte al Registro delle Imprese è aumentato dell’1,8% rispetto al trimestre precedente (che già aveva visto a sua volta un aumento del 2% sul passato). Un trend, quello delle startup, che vede nuove realtà innovative emergere sul mercato, nel tentativo di mettere in atto un cambiamento dall’interno. Sia questo intento “rivoluzionario” sia il successo di un’idea di business dipendono da un primo, importante fattore: trovare un’idea che risponda a un bisogno comune ancora non soddisfatto. Questo è il primo passo sulla scala che porta verso un modello aziendale di successo, il seme da cui poi germoglierà un’impresa florida. Gli step successivi testano la riproducibilità nel tempo dell’idea e sua sostenibilità in termini economici: aspetti per i quali è necessario farsi affiancare da un team di esperti, perché se c’è un’altra cosa di cui una startup di successo non può fare a meno, sono le persone a cui si affida, sia nella fase di sviluppo sia nella sua vita successiva.
L’importanza delle persone in un modello di business
Il team è il carburante che porta una startup a decollare nel mondo finanziario. Quando però si parla di team, tutti pensano alla squadra che quotidianamente lavora gomito a gomito per portare avanti l’azienda, ma il concetto è molto più ampio e si estende anche alle prime fasi di vita di un business. Scegliere di farsi affiancare dalle persone giuste permette di accelerare il processo di sviluppo e concretizzazione di un modello vincente. Per questo Eni ha creato Joule, la sua scuola per l’impresa che nasce con l’obiettivo di supportare la crescita di future imprenditrici e imprenditori, mettendo a disposizione opportunità concrete, ma anche un network di formatori e docenti d’eccellenza. Il disegno di Joule si fonda sul concetto di community, perché in uno scenario che impone una rivoluzione nel concetto di impresa, la condivisione e la collaborazione devono essere il terreno su cui si fondano le visioni di business del futuro.
Tutti gli strumenti del successo
Joule, la scuola di Eni per l’impresa, sceglie di mettere al centro le startup innovative dal punto di vista della sostenibilità energetica e ambientale, non solo economica. Il nuovo sito offre podcast, video, aggiornamenti sulle Call aperte e una sezione News che permette di rimanere sempre aggiornati. Il percorso messo a disposizione si articola in tre livelli: “for startup”, che si focalizza sulla crescita delle imprese sostenibili; “for corporate”, per dare il via a un processo di co-innovazione aziendale; “for Eni people”, pensato per chi ha un’idea e ha bisogno di sviluppare un mindset imprenditoriale. Chi avesse invece già avviato una startup innovativa dal punto di vista della sostenibilità, può unirsi anche “in corsa” a Eni Joule grazie all’Acceleration program. Attraverso questa ricca offerta, lo slogan What Open Innovation Managers Want diventa una concreta realtà: le startup sostenute da Eni Joule subiranno un forte processo di accelerazione, basato sull’aumento delle competenze e sul supporto di professionisti del settore, per disegnare insieme, quanto prima, un futuro e un mondo migliori.
