Il Made in Italy vola alto e punta agli USA

Dalla Ferrari alla Vespa, passando per i microchip, gli italiani eccellono non solo nella moda e nell’enogastronomia, ma anche nell’ingegneria. Sostenere le nuove imprese tecnologiche e puntare su innovazione e mercati internazionali è compito anche del Sistema Paese, che ha individuato in SIMEST lo strumento di azione a supporto dell’imprenditoria italiana soprattutto del sud. Il caso della pugliese Blackshape è uno dei tanti esempi virtuosi.
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L’Italia viene generalmente associata alle eccellenze in campo enogastronomico e nel settore moda, ma il Made in Italy va ben oltre questa semplificazione. Gli italiani sono riconosciuti per l’ingegno, la creatività, l’eleganza e l’armonia, anche in campo tecnologico.

Gli italiani, amanti della tecnologia che ha cambiato il mondo

Se tutti conoscono i meravigliosi esempi di eccellenza tecnica e meccanica che escono dall’iconica  fabbrica di Maranello, fondata dall’ingegnere Enzo Ferrari e simbolo da oltre 70 anni del Made in Italy, in pochi sanno che un ingegnere italiano, Enrico Forlanini, è stato il primo a ideare agli inizi del Novecento il prototipo dell’elicottero e poco dopo anche dell’aliscafo, o che l’ingegnere abruzzese Corradino d’Ascanio riuscì a realizzare il primo elicottero moderno realmente funzionante, il D’AT3, sebbene sia ricordato soprattutto per aver ideato un’altra icona tutta italiana, la mitica motocicletta Vespa. Sono solo alcuni esempi dei “creativi” un po’ “dimenticati” che affollano il Pantheon dei grandi inventori e innovatori italiani, senza dimenticare giganti come Alessandro Volta, Antonio Meucci, Guglielmo Marconi, Enrico Fermi e Federico Faggin, solo per citarne alcuni.

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SIMEST, un supporto reale per le piccole e medie aziende

Per dare più luce alle alle realtà italiane impegnate nella digitalizzazione e nella ricerca dell’eccellenza c’è SIMEST, la Società, parte del Gruppo Cassa depositi e Prestiti, che da oltre 30 anni si occupa di supportare lo sviluppo delle imprese italiane all’estero.

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Grazie ai finanziamenti per l’internazionalizzazione, la cui operatività è stata estesa e potenziata anche grazie alle risorse europee del PNRR, SIMEST supporta le imprese italiane, soprattutto PMI, in tutto il ciclo di espansione all’estero e negli investimenti in transizione digitale ed ecologica. Finanziamenti a tasso agevolato e con una quota a fondo perduto che aiutano le imprese italiane a vocazione internazionale a colmare, almeno in parte, il gap di sviluppo con gli altri Paesi europei, sostenendone la competitività ed aiutandole ad emergere nel contesto globale.

Case History: una startup pugliese divenuta ora SPA vola Oltreoceano

A partire dal 2020, sono 16.000 le imprese che SIMEST ha supportato: tra queste, c’è Blackshape, attiva nella progettazione, realizzazione e supporto di aeromobili in materiale composito – per lo più fibra di carbonio – per utilizzo sportivo e usi addestrativi. Blackshape nasce in Puglia nel 2009 come start-up innovativa per poi entrare a far parte prima del Distretto Produttivo Aerospaziale e successivamente del Distretto Tecnologico Aerospaziale Pugliese. Negli occhi e nelle parole commosse di chi ci lavora si può percepire tutto l’orgoglio di far parte di un progetto ambizioso: in due anni Blackshape si trasforma in SPA, con l’ingresso nel capitale sociale del Gruppo Angel (principale realtà industriale Mermec) e, sempre nel 2011, inizia la produzione del primo modello, il Prime, un velivolo ultraleggero, biposto in tandem. Altri 4 anni e nasce il Gabriel, il secondo modello, che viene certificato nel 2017 come velivolo a uso civile e acquistato anche per training (civili e militari). Ora la società è presente in tre diversi mercati: velivoli per impiego sportivo (recreational), velivoli da addestramento (training) e progetti speciali per il mercato aerospace & defence (technology), ma quello a cui punta è l’arrivo in USA che detiene il 70% del mercato mondiale di aeroplani. E’ proprio per approcciare questo nuovo mercato così importante che Blackshape si è affidato a SIMEST: grazie ad un finanziamento di 300 mila euro finalizzato a realizzare uno studio di fattibilità del mercato nord-americano, oltre che a sviluppare e implementare nuovi software digitali, questo fiore all’occhiello del nostro Sud potrà decollare presto sui mercati internazionali.

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
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