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Il lavoro cambia: creatività e tempo libero diventano cruciali

Mai come nell’ultima manciata di anni i lavoratori desiderano essere appagati nella vita e in azienda, così anche il settore del marketing, della comunicazione ma in particolare del branded content vanno incontro al cambiamento che vuole skill sempre più diversificate e uno stile di vita sostenibile.
A cura di Ciaopeople Studios
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La nostra società è cambiata in modo radicale negli ultimi anni e, complice una maggiore attenzione ai temi della sostenibilità e della salute psicofisica, le persone stanno mettendo in discussione quello che è sempre stato il tassello fondamentale della vita di ognuno: il lavoro. Giovani e giovanissimi non cercano più (solamente) il “posto fisso”, ma ambiscono a trovare in azienda un luogo dove abbracciare i propri valori e sentire di star facendo la differenza. Il mondo del marketing, forse per indole più attento da sempre ai cambiamenti socioculturali, non fa esclusione e anzi ha aperto le porte alle nuove professioni che si fanno largo verso un futuro sempre più digitalizzato e attento alle esigenze dei lavoratori e dei nuovi flussi di lavoro e delle nuove funzionalità.

Sustainability Manager, Conversational AI Developer, Creator Collaborator oppure Decision Strategist, sono solo alcuni dei titoli che potremmo incontrare nel prossimo futuro e che richiederanno skill sempre più aggiornate: anche se internet e i social media dettano il passo del mercato, l'aspetto umano continua infatti ad essere centrale nel mondo del lavoro, soprattutto quello della comunicazione. Come stanno vivendo questo inarrestabile mutamento i nuovi lavoratori, i professionisti maturi e gli HR e recruiter? Questi tre punti di vista differenti sono stati raccolti nel report “Shift Stranger Skills Italy”, un resoconto stilato da PHD Media che mette in luce proprio il futuro del lavoro, definendolo un nuovo mondo da scoprire, dove le soft skill sono il vero fil rouge del mondo del lavoro che verrà (o che c’è già).

Le “stranger skills”, cioè le “strane capacità” (volendo fare un gioco di parole con la famosissima serie tv), sono quelle che guideranno il marketing nei prossimi 10 anni: creatività, empatia e problem solving. Quello che è venuto fuori dal sondaggio, infatti, è che per i lavoratori il pensiero creativo è al centro di tutte le attività e per questo è essenziale che il lavoro lasci loro il giusto tempo libero. Non solo, è importante essere remunerati anche oltre lo stipendio, per sentirsi davvero appagati delle attività che si svolgono ogni giorno, continuando poi a crescere e ampliare le proprie conoscenze.

Quello che è chiaro è che le “hard skill” si fonderanno sempre di più con le cosiddette “soft”, perché la nuova generazione di professionisti dovrà destreggiarsi tra social, intelligenze artificiali, e-commerce, strategie multicanale e non solo. Il pensiero creativo, quello che riesce a vedere la genialità anche sullo sfondo delle cose, diventa per questo la chiave di volta per chi vuole lavorare nel mondo del marketing.

Aprire un dibattito tra gli esperti del settore e tutti gli attori coinvolti risulta ancora una volta importante, anche per immaginare la direzione che potrà prendere il mercato della pubblicità, del branded content e del marketing più in generale. L'idea della nuova edizione di BreakfaStories inizia da qui: cinque eventi realizzati da OBE – Osservatorio Branded Entertainment – associazione che studia e promuove la diffusione sul mercato italiano del branded entertainment come leva strategica per la comunicazione integrata di marca, Ciaopeople – editore digitale leader nel settore dell'informazione e dell'intrattenimento, e PHD – agenzia media, di comunicazione e marketing di Omnicom Media Group, tutti condotti dal giornalista Giampaolo Colletti. I tre attori, insieme, hanno dato vita a sessioni di eventi durante i quali grandi professionisti del settore mettono in campo le proprie esperienze con uno sguardo al futuro. Le discussioni spaziano dagli owned media al supporto dei creator nelle campagne pubblicitarie, dalla comunicazione della sostenibilità sociale e ambientale alla trasversalità dei mezzi di comunicazione. Tutto con un unico fil rouge: raccontare la visione di quello che sarà, più o meno a breve, il mercato del lavoro.

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