Il futuro si cambia insieme

Il 13 e il 14 novembre si è svolto lo streameeting organizzato da Coop per parlare di futuro, sostenibilità, sicurezza e lavoro equo. Tanti gli esperti chiamati e gli artisti chiamati a raccolta per ridisegnare con creatività il migliore dei mondi possibili, ora. Ecco qualche spunto su cui riflettere insieme.
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Parlare di futuro di questi tempi non è semplice: in ogni contesto si percepisce una fluidità che solo un anno fa era a dir poco inimmaginabile. L’accelerazione al cambiamento data da questo 2020 è stata forte, ma c’è ancora spazio per immaginare, ricreare e fare scelte importanti per il futuro. “Cosa sarà?” – una domanda urgente mai come ora – è stata la domanda chiave dello streameeting organizzato da Coop, che il 13 e il 14 novembre ha portato ospiti di rilievo, esperti, artisti e gente “comune” a raccontare esperienze e idee per migliorare il mondo e stimolare l’immaginazione.

Parlare di acqua, aria, terra e fuoco 

È stato un format unico nel suo genere: ha unito un palco fisico, quello del Teatro Duse di Bologna, e tre piazze d’Italia – Torino, Monza e Firenze – nel “luogo” digitale dello streaming. Un evento non ordinario di per sé, che ha fatto eco alla straordinarietà del momento che stiamo vivendo. L’inizio scoppiettante ha visto Natascha Lusenti e Tommaso Labate aprire le “danze”, con una serie di domande sul mondo che verrà: cosa sarà domani alla fine di tutto questo? Cosa sarà tra 10 anni? Avete un’idea lampo per cambiare, anche un poco, il mondo? Ecco la risposta di alcuni ospiti dello streameeting che hanno dato contributi diversi ai temi di, acqua, terra e… fuoco.

Aria 

Il primo capitolo ha visto trattare il tema dell’aria, dell’ambiente delle città, della salute delle persone, dei trasporti e dei rifiuti, delle abitudini alimentari che influenzano la salute. Ad aprirlo, lo scrittore e saggista Amitav Ghosh che, partendo dal suo libro “La grande cecità”, ha approfondito il concetto di “improbabile” e di senso del cambiamento: <<Il mondo – ha detto – è tutto interconnesso e dobbiamo capire che i cambiamenti non sono lineari in senso probabilistico>>. Questo sembra rendere il futuro ancora più lontano dalle nostre categorie di pensiero. […] stiamo andando verso un tempo di grosse lacerazioni e distruzioni, ma dobbiamo andare avanti. Dobbiamo fare tutto il possibile per il genere umano: meno viaggi e meno consumi. La pandemia ci ha dimostrato che possiamo vivere con molto meno.” A seguire, la visione del Presidente di Coop Italia Marco Pedroni, che ha parlato dell’impegno sui temi di accessibilità economica e sociale nelle città. Riflessione che si è acuita durante il lockdown arrivando all’idea della spesa a domicilio. Pensiamo alla creazione di modelli che includono tutti, come è avvenuto al supermercato di Monza, il primo a essere autism friendly.

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Collaborazione 

Da Firenze è intervenuto il professor Stefano Mancuso, neurobiologo delle piante, illustrando come osservando il comportamento delle piante e la loro capacità di resilienza e adattamento possiamo dare una risposta costruttiva alla domanda su “cosa sarà”. <<Respiriamo e mangiamo perché ci sono le piante, ma noi ci siamo comportati da “padroni” quando invece siamo parte della natura. Quando siamo rimasti in lockdown, invece, siamo stati fermi, abbiamo iniziato a porre più attenzione alla nostra casa, al nostro ambiente, alla comunicazione coi nostri cari, ritrovando la potenza delle comunità. Noi abbiamo un’idea della vita animale basata sulla competizione, ma nelle piante è la comunità che vale>>.

Acqua 

Tra gli ospiti anche l’oceanografa Mariasole Bianco che, con il suo monologo “Caro “pianeta oceano” ti scrivo” ha raccontato della bellezza del mare e delle sue risorse messe a rischio dagli 8 milioni di tonnellate di plastica. <<Il 71% della terra è occupato dal mare blu, il più vasto habitat del pianeta dove vive l’80% delle specie del pianeta, e anche il nostro grande polmone blu: più del 50% dell’ossigeno che respiriamo viene dal mare, che assorbe circa 1/3 dell’anidride carbonica. Siamo legati al mare ma lo conosciamo poco, solo il 20% dei fondali marini. Si pensa che proprio vicino alle sorgenti idrotermali sia nata la vita, e questi sono luoghi particolarissimi che nascondono tesori anche per gli esseri umani>>. Cosa sarà allora di questo velo azzurro? Siamo in tempo per fermare la catastrofe, garantendo la biodiversità e la salvaguardia dell’economia della pesca.

Tutto da rivedere 

Tanti altri gli interventi di spessore, tra cui quelli di Alex Bellini, Stefano Liberti (giornalista), Fabio Ciconte (ambientalista), Elisabetta Tola (giornalista scientifica), Lo Stato Sociale. In più, le performance dal vivo de i Ridillo e quelle degli artisti di penna guidati da Maddox. Impossibile raccontare tutto: è possibile, però, rivedere l’evento collegandosi al sito web dell’iniziativa.

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
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