Il futuro del turismo? Biciclette e luoghi incontaminati

Chi ama i viaggi non potrebbe mai rinunciarci, ma le destinazioni più ambite sono ormai sovraf ollate e deturpate dal turismo di massa. La soluzione per godersi le vacanze in modo più sostenibile l’ha trovata una startup pugliese che punta tutto sulle bike, ma conciliando lusso e cura per l’ambiente.
A cura di Ciaopeople Studios
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Negli ultimi anni il turismo è tornato velocemente a crescere, tanto da cambiare radicalmente molte città, quelle prese d'assalto: via i negozi di quartiere per fare spazio alle esigenze dei viaggiatori, le lavanderie a gettone sono sempre più presenti, per non parlare del traffico e quindi di un maggior inquinamento ambientale. Il fenomeno dell'overtourism, il sovraffollamento turistico, è un problema serio che colpisce ormai tutto il mondo e per arginarlo è indispensabile riscrivere la nostra idea di viaggio. Per la startup Yuniqly la soluzione sono gli sport a contatto con la natura: bicicletta, soprattutto, e poi nuoto e corsa. La Puglia è una delle regioni che si presta di più a questo tipo di viaggio, tra i trulli di Alberobello e la costa più selvaggia il viaggio diventa una vera e propria scoperta dei luoghi più autentici.

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Ma il grande dibattito rimane l'esperienza, è davvero possibile viaggiare in modo sostenibile senza rinunciare a nulla? L'approccio tutto nuovo consiste proprio nel regalare al turista un tour che non esclude nulla: c'è la vacanza di lusso nelle strutture ricettive più lussuose e dotate di ogni comfort, ci sono le attività all'aria aperta che in sella alla bici consentono di fare sport connettendosi alla natura e ritrovando un benessere che in città potremmo aver scordato, e poi c'è il territorio che viene arricchito senza essere deturpato.

Secondo l'Organizzazione mondiale del turismo il viaggio ecosostenibile è quello che riesce ad assecondare sia le esigenze dei visitatori che quello delle comunità, e questi tour in bici vengono organizzati proprio da chi in quel luogo ci è cresciuto e lo ama, creando nuove opportunità lavorative e connettendo i turisti con le abitudini e le tradizioni dei piccoli borghi. Il futuro dei viaggi non può che chiamarsi ecoturismo, si tratta di godersi l'esperienza davvero in ogni aspetto, senza trascurare neanche la salute fisica e mentale, e qual è il modo migliore di farlo se non pedalando?

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