Il 2023 è l’anno delle registe donne: il prossimo film che ci conquisterà ha già convinto Cannes
Hanno sempre illuminato il grande schermo, e dagli albori del cinema hanno tirato le fila dietro le quinte per rendere l'industria cinematografica quello che è, eppure fino a qualche anno fa erano poche le donne dietro la macchina da presa in grado di conquistare la fiducia di pubblico e critica, forse perché considerate troppo coraggiose. Per fortuna Hollywood è pronta a una piccola, grande rivoluzione, e le donne iniziano a raccontare la propria realtà, con un punto di vista inedito e sfrontato, ribadendo a gran voce che il cinema lo sanno fare, e benissimo! Il grande successo al botteghino che nel 2023 i film diretti da donne hanno portato a casa parla chiaro, una tendenza che sembra destinata a crescere anche nei mesi e negli anni a venire.
Club Zero, distribuito in Italia da Academy Two e nelle sale dal 9 novembre, ha convinto già tutti: nominato alla Palma d'Oro al Festival di Cannes ha continuato a stupire gli appassionati di cinema in giro per le kermesse europee, vincendo già diversi premi come miglior pellicola. Alla regia c'è Jessica Hausner, acclamata per i suoi film dalla poetica sognante e distopica, mentre nel cast troviamo un gruppo affiatato di altre ragazze tra cui spicca Mia Wasikowska (l'indimenticabile Alice di Alice in Wonderland). La storia è ambientata in un collegio austero all'interno del quale, una piccola scintilla di consapevolezza, diventa molto velocemente una valanga inesorabile e pronta a travolgere tutti: la signorina Novak, l'insegnante di nutrizione, vuole indirizzare i suoi alunni verso un'alimentazione più sostenibile, ma la trama è solo un escamotage narrativo per raccontare l'ansia e la preoccupazione che i giovani provano verso il futuro.
Il thriller drammatico, infatti, non dà voce solo al genere femminile, ma è un ritratto perfetto di Millennial e GenZ. I ragazzi e le ragazze del Club Zero hanno un disperato bisogno di rassicurazioni, cercano una guida che possa indirizzarli verso un futuro che abbia a cuore il Pianeta, e quindi il loro domani, ma i grandi a cui si affidano sanno davvero quello che fanno? Impossibile non immedesimarsi nelle paure di questi alunni, allontanati pian piano dalle loro famiglie, sempre più isolati e in balìa di una “guru” da cui dovranno alla fine emanciparsi pur di sopravvivere.