I fumatori hanno il 50% di possibilità in più di ammalarsi di tumore

Anche se non è possibile prevenire in modo diretto le malattie neoplastiche, tenere sotto controllo i fattori di rischio è importante per prendersi cura della propria salute. Nel caso del tumore del rene il fumo, l’obesità e l’ipertensione arteriosa possono aumentare il rischio di’insorgenza della malattia.
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Ormai sappiamo che uno stile di vita sano è fondamentale per il proprio benessere psicofisico, ma cosa si intende esattamente? Le nostre abitudini quotidiane sono la base dello stile di vita, va da sé che mantenersi fisicamente attivi, mangiare in modo sano ed equilibrato, ed evitare fumo e alcol sono un mix perfetto per ridurre l'insorgere di malattie e disturbi, ma non solo! Anche ciò che ci rende felici e ci evita lo stress si può considerare “salubre”, così come le esperienze stimolanti per il nostro umore.

Quando si parla di malattie oncologiche, però, non tutti i fattori di rischio hanno lo stesso peso: nel caso del cancro del rene i fumatori hanno il 50% di probabilità in più di ammalarsi rispetto a un non fumatore.

Esistono però altri fattori come: l'ipertensione arteriosa, può aumentare il rischio del 60%, così come l'obesità che può aumentare il rischio del 24% negli uomini e del 34% nelle donne. Nel 2023, in Italia, sono state stimate 12.700 nuove diagnosi di questo carcinoma, che per via dei sui sintomi non specifici e silenti è spesso difficile da diagnosticare in fase precoce, per questo è ancora più importante impegnarsi a seguire uno stile di vita sano per evitare i fattori di rischio. I reni sono i due organi preposti allo smaltimento delle sostanze di scarto del nostro organismo, sono silenti eppure importantissimi: come accorgersi, quindi, che c’è qualcosa che non va?

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Purtroppo nella maggior parte dei casi questa neoplasia viene scoperta in modo casuale, quando il paziente sta eseguendo esami diagnostici per altri motivi, i sintomi sono infatti silenti nel suo stadio prematuro, o possono essere confusi con altre malattie. Quelli più comuni sono il sangue nelle urine, il dolore al fianco o alla zona lombare, e la presenza di una massa nell'addome: se ci si accorge di soffrire di uno o più di questi fastidi è necessario chiedere un parere al proprio medico curante, o alla figura specialistica di riferimento, l'urologo. Il carcinoma renale, tra l’altro, ha un'incidenza prevalentemente maschile e il rischio di svilupparlo aumenta con l'aumentare dell'età, con un picco tra i 60 e i 70 anni.

La diagnosi precoce è fondamentale per un'ottima risoluzione: oltre il 50% dei pazienti che scoprono il tumore nelle sue fasi iniziali ha possibilità di guarigione. Il 71% dei pazienti è vivo a 5 anni dalla diagnosi, una percentuale che sale al 95% in caso di diagnosi tempestiva.

Per sensibilizzare su questa neoplasia MSD ha dato vita alla campagna “Fianco a Fianco”, con il patrocinio di SIU, Società Italiana di Urologia, e ANTURE, associazione pazienti dedicata al tumore del rene: sul sito www.tumoredelrene.it sono disponibili le informazioni accurate.

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
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