I consigli (di chi ce l’ha fatta) per aprire un canale YouTube di successo
Con l'avvento di internet è diventato sempre più facile dar sfogo alla propria creatività e fare di un sogno nel cassetto un vero e proprio lavoro, magari rispolverando passioni che tenevamo sopite e registrando un video da mostrare a una platea virtualmente infinita. Ma cosa significa essere youtuber e quali sfide si nascondono dietro un lavoro nuovo che regala tante opportunità? La Scimmia Yoga, Shanti, Fraffrog, Grace on your dash e Tech Princess hanno racchiuso ognuna un'esperienza diversa nei video del progetto YOUTUBher, un modo per condividere con altre donne trucchi e suggerimenti per affermarsi su una piattaforma in crescita. YouTube è una social di contenuti video che ha fondato il suo successo sulla meritocrazia: tutti possono parlare di sé al mondo e al tempo stesso chiunque può stare ad ascoltare, ma come si inizia davvero a dar voce alla propria storia?
Nella live di mercoledì 10 novembre organizzata da Fanpage.it in collaborazione proprio con YouTube Italia si è parlato non solo delle opportunità lavorative che questo social offre, ma anche degli strumenti necessari a diventare content creator. Tra skill tecnologiche da apprendere e paure da superare, ognuna delle youtuber coinvolte ha raccontato la propria esperienza e la propria visione del mezzo. Hanno in comune l'aver deciso di aprire un canale quasi per gioco e senza troppe aspettative, ma come specifica Francesca Mortari (Director Youtube Southern Europe) c'è spazio per tutti: “L'importante è avere ben chiaro cosa raccontare, perché la storia del creator determina il vero successo di un canale, insieme alla passione”. Scegliere l'argomento del proprio canale YouTube è un aspetto fondamentale, il primo scoglio con cui ci si confronta quando si decide di approdare sulla piattaforma. Eppure non c'è di che aver paura perché non serve essere i massimi esperti del settore, piuttosto farsi spingere dalla passione e crescere con i propri utenti. Sara Bigatti (La Scimmia Yoga) puntualizza che è proprio il trasporto verso il tema a rendere più facile il percorso, perché il desiderio di raccontare e raccontarsi sarà il motore che spingerà il creator a produrre senza troppa fatica contenuti regolari e interessanti. Le youtuber hanno anche raccontato l'evoluzione del canale stesso: tra re-branding e playlist con diversi argomenti, il cambiamento fa parte del percorso anche di Loretta Grace (Grace on your dash) che ha spaziato tra lingue diverse e diversi modi di esprimersi.
Se da spettatore premere play su un video è un'azione facile e immediata, quello che si cela dietro le quinte è un lavoro con i suoi ostacoli da tenere a mente: gestire i propri tempi, trovare lo spazio e il modo per realizzare i contenuti tra i mille impegni quotidiani ma anche saper gestire la pressione sociale e le opinioni a volte sgradevoli degli utenti. Per Francesca Presentini (Fraffrog) la community è comunque la cosa più preziosa, pur mettendo in conto i commenti negativi: “L'errore che più spesso ho fatto in passato è stato dare maggior peso alle critiche piuttosto che ai complimenti. Meglio usare il tempo per curare il rapporto con chi vi segue con affetto anziché agli hater.” Ma certo per le donne si percepisce un maggior accanimento nei commenti, in questo caso YouTube contrasta l'odio online con una serie di filtri che è possibile attivare per tutelarsi. Si è affrontato anche l'argomento dell'attrezzatura: tutte sono concordi nel dire che ormai non è necessario avere un budget enorme per cominciare a creare video. Un microfono, un set di luci e poco altro, tra cui ovviamente un dispositivo per registrare: nelle nostre mani abbiamo sicuramente già uno smartphone che possa fare al caso nostro! Fjona Cakalli (Tech Princess) ha confermato: “Prima di investire è necessario capire se questa è la vostra strada, non abbiate fretta.”
Sul finale Francesca Mortari ha snocciolato anche gli strumenti che YouTube offre per supportare tutti i creator nell'esprimere al meglio la propria creatività: “Controllando i dati analitici che ciascun canale offre è possibile capire quanto sono interessati gli utenti. Non solo, l'algoritmo premia qualsiasi lunghezza di video e abbiamo anche lanciato il nuovissimo “Shorts”: un formato di 30 secondi perfetto per chi vuole entrare subito in sinergia con i propri fan.” La ricetta per il video perfetto non esiste, tutto è complementare per creare un contenuto di successo. Importante il titolo, l'immagine di miniatura usata, ma soprattutto la storia che si vuole raccontare. “La personalità e la resilienza continuano a essere la formula su cui puntare.” ha concluso Francesca. La diretta è finita con una carrellata di tips finali, Shanti Winiger (Shanti) è stata lapidaria: “La motivazione monetaria non vi porterà lontano, è necessario voler raccontare la propria storia e diffondere un messaggio positivo”. L'importante, insomma, è buttarsi e iniziare quello che è un viaggio ricco di opportunità e ricompense sotto molti punti di vista.