I 5 luoghi comuni da sfatare sul Natale per vivere le feste senza ansia
Ogni anno a Natale è sempre la stessa storia: corsa ai regali, incontri con parenti ingombranti, domande altrettanto ingombranti dei suddetti parenti su vita privata e professionale, città in prenda al delirio e al traffico, cene infinite e chi più ne ha più ne metta. Più si avvicina il 25 dicembre e più si riscoprono i luoghi comuni sulla festa più magica dell’anno, che rischiano di rovinarla facendo perdere di vista i sentimenti più autentici che questo momento dovrebbe portare con sé, e cioè la generosità, l’altruismo e lo spirito di stare insieme. Ecco, allora, cinque miti da sfatare sul Natale per goderselo appieno, ricordando che “Natale è sempre Natale”.
“Non ci sono più i Natali di una volta”
Alzi la mano chi almeno una volta nella vita non ha pensato che il Natale che sta per arrivare non sarà come quelli passati. C’è da scommettere che ce ne sono molti. Il pensiero immediatamente successivo è “Quest'anno non sembra nemmeno Natale”. In parte è anche vero: crescendo si diventa più disillusi, si viene risucchiati dalla routine quotidiana che costringe a fare tutto all’ultimo minuto. Ma non tutto è perduto: anzi, bisogna fare il possibile per riscoprire la magia di questa festa cercando di recuperare lo stupore e l’allegria di quando si era bambini e si aspettava con trepidazione l’arrivo di Santa Claus. Basta davvero poco.
“Il cenone: quest’anno si mangia leggero”
Più che un luogo comune è un auspicio sempre disatteso ad ogni Natale. Se non ci si alza da tavola rotolando per i chili di troppo messi su il tempo di una cena o di un pranzo non è veramente Natale. Per cui è inutile sperare in pasti più light o almeno composti da un numero di portate limitate: al massimo potete correre ai ripari facendo un’attenta preparazione pre-vigilia, facendo attività sportiva e un minimo di dieta che permetta di non avere troppi sensi di colpa. Dal cenone, con le sue prelibatezze dolci e salate, per quanto si possa tentare di farlo light, non si scappa.
“A Natale siamo tutti più buoni (e compassionevoli)”
Altro luogo comune: a Natale si parla molto della compassione come del sentimento più distintivo di questa festa, in grado di smuovere le coscienze delle persone, tanto più se è indirizzata verso persone, vicine o lontane, che soffrono, che sono tristi o da sole. In realtà, bisognerebbe provare questo tipo di emozione per tutti, anche per chi è felice e riesce a sorridere del poco ha. Non conta il dolore, ma solo il grado di empatia che ci unisce agli altri.
“Quando ti laurei? E poi, ti sposi?”
Arriviamo, infine, al capitolo più buio del Natale in famiglia: l’interrogatorio dei parenti, che non si vedono dall’anno precedente, con le loro domande più imbarazzanti sugli aggiornamenti relativi a vita sentimentale e lavorativa. “Quando ti laurei?”; “Hai trovato lavoro?”; “Quando ti sposi?”; “E i bambini? Quando li fai?”: per tutti coloro che dovranno affrontare una situazione del genere, l’importante è mantenere la calma, sorridere ed essere il più evasivi possibili. Non fatevi cogliere impreparati e…buona fortuna.
“Quest'anno non faccio i regali a nessuno”
La corsa ai regali è il principale motivo di ansia legata al Natale, al punto che sistematicamente ci si ripromette di non farne mai più e a nessuno. Ma poi, per non fare brutta figura, acquistiamo le solite cose, per la maggior parte inutili, per amici e parenti. Meglio unire l’utile al dilettevole e pensare in anticipo a doni che non solo possono far felici chi li riceve direttamente ma anche chi si trova in difficoltà e può beneficiare di un gesto di generosità. Con ActionAid è possibile: con meno di 1 euro al giorno si può regalare un sorriso a uno dei tanti bambini che non ha accesso neppure ai diritti fondamentali, come acqua, cibo, cure mediche e istruzione. Questo Natale adotta un bimbo a distanza. Cambia la sua vita, ed anche la tua, oltre a rendere finalmente più utili i tuoi doni sotto l’albero.
A Natale non importa quanto mangi, con chi sei, quali regali troverai sotto l’albero e se sarai più o meno buono dell’anno precedente. L’importante è riscoprire valori come l’altruismo e la generosità, cercando di cambiare la propria vita e migliorare quella di chi lotta ogni giorno per sopravvivere. Con ActionAid si può.