Finanziamenti a fondo perduto per supportare la transizione digitale delle PMI

L’accelerazione verso la digitalizzazione in questi ultimi due anni è stata rapida e continua, complici le esigenze di acquisto durante i lockdown e l’alfabetizzazione digitale dei consumatori muniti di smartphone sempre più performanti. Le PMI si stanno adeguando, ma gli investimenti sono importanti. Un aiuto arriva dai finanziamenti a fondo perduto. Ecco qualche esempio andato a buon fine: la corsa alla transizione digitale ha una marcia in più.
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Abbiamo visto come la pandemia ha accelerato un processo che altrimenti si prevedeva si sarebbe perfezionato in uno o due decenni: la digitalizzazione, infatti, è finita per entrare nelle case degli italiani senza bussare. Basti semplicemente pensare a quanto Internet sia stato fondamentale in questi due anni per garantire servizi essenziali come la scuola, i servizi sanitari e lo stesso sistema lavoro che dal 2020 viaggia su due binari che si integrano e si completano, lo smart working e il lavoro in presenza.

Transizione digitale tra eCommerce e smartphone

Anche le piccole e grandi imprese sono state chiamate a investire anticipando progetti programmati originariamente per un futuro più distante: la digitalizzazione, la formazione delle proprie risorse umane, ma anche l’apertura a nuovi mercati grazie all’e-commerce. È grazie alla vendita online che le PMI italiane hanno potuto resistere durante il lockdown, complice anche la diffusione sempre più capillare dei pagamenti digitali: oggi basta un’app per acquistare in sicurezza. Secondo una ricerca dell’Osservatorio eCommerce B2c basata su una survey rivolta ai primi 350 operatori dell’eCommerce che coprono il 95% del mercato, nel 2021 gli acquisti online hanno toccato un valore di 39,4 miliardi (+21% rispetto al 2020).

Investimenti e fondi 

Il futuro, quindi, è già qui e va affrontato cavalcando proprio la transizione digitale. Ma le aziende non sono sole nel farlo. Dalla loro parte si muovono anche le istituzioni che promuovono il cambiamento in questa direzione. SIMEST, la società del Gruppo Cassa depositi e prestiti che dal 1991 sostiene la crescita internazionale delle imprese italiane, ha promosso una nuova linea di operatività a valere sul Fondo 394, gestito in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale per l'erogazione di finanziamenti agevolati a supporto dell'internazionalizzazione delle imprese, in particolare PMI. Grazie alle risorse europee NextGenerationEU (1,2 miliardi di euro) destinate dal PNRR al Fondo 394, la società del Gruppo CDP ha integrato la propria offerta con tre nuovi strumenti rivolti alle PMI che investono in transizione digitale ed ecologica, e-commerce e partecipazione a fiere ed eventi promozionali di carattere internazionale.

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Dal 28 ottobre 2021 – data di avvio della nuova operatività – ad oggi, sono state supportate più di 5.200 imprese per 753 milioni di euro deliberati, ma c’è ancora tempo fino al 31 maggio per richiedere i fondi rimanenti.

Un finanziamento per generare notorietà anche oltre confine 

Fa notizia il doppio finanziamento messo in campo per Marinella, uno dei brand campani più rinomati, rappresentativo dell’eccellenza del Made in Italy: il primo da 280mila euro, di cui ben il 40% a fondo perduto, per la realizzazione di un nuovo portale per l’e-commerce per ampliare la vendita digitale delle iconiche cravatte, simbolo della maestria tutta italiana della lavorazione dei tessuti e dell’attenzione al dettaglio secondo la tradizione artigianale. Il secondo, invece, di circa 840mila euro di cui il 25% a fondo perduto, supporterà la realizzazione di un nuovo punto vendita a Londra, una piazza da sempre attenta alle griffe di alta sartoria del BelPaese.

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
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