Fai la tua scelta

Ogni giorno siamo chiamati a scegliere: alcune decisioni richiedono solo la nostra coscienza, altre impongono l’incontro con le esigenze degli altri. C’è una scelta su tutte, però, che possiamo fare semplicemente e in autonomia: quella di diventare donatori di organi e tessuti.
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La vita è fatta di scelte: quante volte ce lo siamo sentiti dire da ragazzini quando ci lamentavamo di fronte ai “dilemmi” quotidiani? Allora poteva sembrare nient'altro che un’affermazione beffarda; oggi ci è chiaro quanto essere lasciati liberi davanti alle alternative sia una palestra importante per crescere e imparare ad assumersi le proprie responsabilità – per se stessi e per gli altri.

Nessun uomo è un’isola

Crescendo ci rendiamo conto che alcune delle nostre scelte possono generare conseguenze sulla vita degli altri. Sono scelte che potremmo definire “di coscienza”, spesso riguardano i rapporti con gli altri e fanno appello al nostro senso civico. “Nessun uomo è un’isola” è una celebre citazione, ma il suo significato non potrebbe essere più chiaro. E la nostra maturità si rivela anche nel prendere decisioni che riguardano il futuro. Il tema dell’ecologia, di importanza cruciale per il futuro nostro e delle prossime generazioni, ci suggerisce tanti esempi: per pesare meno sul nostro pianeta è necessario fare scelte per il bene di tutti come ridurre il consumo di prodotti con imballaggi in plastica, fare correttamente la raccolta differenziata, utilizzare meno l’automobile. Se invece di percorrere 15.000 km all’anno in automobile ne percorriamo solo 10.000, ricorrendo a mezzi alternativi per gli altri spostamenti, possiamo evitare di immettere nell’atmosfera fino a una tonnellata di CO2.

In questi ultimi mesi di pandemia, poi, i nostri comportamenti personali sono stati ancora più determinanti per la salute di tutti: pensiamo alle misure di distanziamento sociale e a tutti gli sforzi messi in atto per contribuire a frenare la diffusione del virus e a proteggere le categorie più fragili.

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Scegliere di non scegliere? Forse non è una buona idea

Non sempre, però, è facile fare una scelta. Ci sono temi che non ci interessano, o che ci sembrano troppo complicati da affrontare. È il caso di chi rinuncia a esprimere la propria scelta al momento delle elezioni politiche per disinteresse o disillusione: in questo modo, però, lascia agli altri il potere di decidere del futuro del proprio paese. E poi ci sono scelte che evocano scenari dolorosi, come ad esempio quella di diventare donatore di organi e tessuti. La donazione è un atto di grande responsabilità e generosità, che può salvare persone in pericolo di vita. Scegliere di diventare donatore significa dare una speranza di vita a chi diversamente non ne avrebbe: se ogni anno i “no” (o le “non risposte”) alla donazione diventassero “sì”, si potrebbero eseguire oltre duemila trapianti in più. In altre parole, più forti: duemila persone tornerebbero a vivere. Se, però, noi stessi non dichiariamo la nostra volontà di diventare donatori in caso di decesso, la scelta potrebbe ricadere sui nostri cari, caricandoli di una pesante responsabilità in un momento già difficile.

Decidere per noi stessi: un atto d’amore

Decidere per noi stessi ci viene naturale ed è un atto di forza e indipendenza. Se lo facciamo per tutto ciò che riguarda la nostra vita di ogni giorno, tanto più dovremmo volerlo fare guardando al nostro futuro. Quella della donazione è una scelta forte, perché rappresenta la possibilità di una seconda vita per chi sta lottando. La donazione è preziosa ma gratuita, libera, consapevole, volontaria – e anonima.

I primi passi per donare

Farlo è semplice: ogni cittadino maggiorenne può registrare ufficialmente il proprio consenso alla donazione di organi e tessuti dopo la morte presso gli uffici anagrafe del proprio Comune al momento del rilascio o del rinnovo della carta d’identità. Oppure firmando un modulo presso lo sportello donazioni della propria Azienda Sanitaria Locale (ASL) di riferimento. O ancora, iscrivendosi all’Associazione Italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule (AIDO). Ma per salvare una vita può essere sufficiente anche solo riportare la propria volontà su un foglio bianco, con data e firma, oppure compilare il tesserino del donatore scaricabile dal sito del Centro nazionale trapianti: basterà stamparlo e custodirlo firmato insieme ai propri documenti personali.

Esprimiamo la nostra volontà, facciamolo subito e facilmente: è una scelta di generosità e responsabilità. 

Tutte le info sul sito del Centro Nazionale Trapianti.

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