Facciamo il punto sui nostri diritti di consumatori
È più facile essere consapevoli dei propri diritti di cittadini, quando si parla di libertà di espressione, salute e proprietà privata, che immaginare di averli anche in quanto consumatori. Eppure conviene conoscerli per poterli esercitare e segnalare alle autorità preposte quando, nell’effettuare i nostri acquisti, qualcuno di essi non viene rispettato.
Il vezzo di… voler ingannare
Basta una pubblicità ingannevole per toccare la sensibilità dei consumatori. A volte sono episodi che potrebbero sembrare non determinanti ma che hanno il loro peso – prendiamo ad esempio un semplice claim posto su alcuni sacchetti che asseriva la “biodegradabilità” del materiale, quando invece si trattava di plastica additiva. Si poteva sorvolare? Assolutamente no: perché una “promessa” errata induce le persone alla confusione – in quel caso, sulla riciclabilità dello shopper e sulla portata ecologica dello stesso, in un finto legame del tema sostenibilità a brand o professionisti che di ecocompatibilità non si sono per nulla curati. In questa occasione, è bastato essere persuasivi con una tirata d’orecchie in carta “bollata” da parte di AGCM, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, perché gli autori di tale inganno smaltissero gli shopper incriminati e cambiassero direzione. È andata meno bene a un’altra società di rilievo a livello nazionale nei servizi di posta, comunicazione e telecomunicazione che è stata sanzionata per 5 milioni di euro dalla stessa AGCM per aver adottato una pratica commerciale scorretta in violazione del Codice del Consumo in relazione al servizio di recapito delle raccomandate e al servizio di Ritiro Digitale delle stesse. In pratica, tanti cittadini hanno segnalato di essere in casa al momento del tentato recapito: tuttavia la società, nonostante gli avvertimenti, non ha attivato misure correttive continuando a caricare sui consumatori l’onere del ritiro in sede. Così, la sanzione comminata da AGCM è stata tra le più alte. Questi sono solo alcuni esempi di cosa avviene quando si parla di vendite, acquisti e diritti dei consumatori.
Esercitiamo i nostri diritti!
AGCM si occupa da anni di sostenere i diritti dei consumatori. Ma per sostenerli è fondamentale che ogni cittadino li sappia riconoscere. Abbiamo il diritto di essere tutelati contro le pratiche commerciali scorrette e poco trasparenti come è avvenuto per i casi sopra citati. Abbiamo diritto alla trasparenza, perché sia garantita una scelta di acquisto consapevole e libera – in base a informazioni esaurienti e corrette riguardo al prezzo di un oggetto o ai suoi eventuali rischi. Come consumatori, abbiamo diritto di capire cosa stiamo acquistando non solo attraverso la pubblicità, ma anche attraverso le parole di chi sta operando una vendita. La stessa cosa avviene nelle contrattazioni via telefono: il teleselling è una forma di vendita molto diffusa, ma sono necessarie anche in quel caso informazioni chiare e dettagliate, una copia del contratto su supporto durevole (per esempio la registrazione della telefonata), così come è necessario esercitare il diritto di recedere entro 14 giorni dalla conclusione del contratto. Tale diritto è applicabile in tutte le situazioni di vendita al di fuori del contesto del negozio fisico: anche negli acquisti online (aumentati molto anche grazie all’emergenza sanitaria), in fiera o per le modalità di vendita porta-a-porta. Si ha diritto di cambiare idea su un articolo acquistato e anche al rimborso dell’importo pagato senza fornire nessuna giustificazione. Diverso il caso dell’acquisto in negozio: l’articolo acquistato può essere restituito e rimborsato solo se il venditore acconsente.
#convienesaperlo: l’Autorità è dalla nostra parte
#convienesaperlo, la campagna di AGCM sui diritti dei consumatori, cerca di sensibilizzare tutti i cittadini all’esercizio dei propri diritti, smascherando situazioni scorrette, politiche commerciali aggressive o ingannevoli che rischiano di coinvolgere una pluralità di persone. Spesso non si sa come fare a difendersi: sappiamo, per esempio, che abbiamo diritto a una garanzia sul prodotto, ma poi ci lasciamo ingannare da chi questa garanzia non la applica. Anche questo è accaduto ed è stato sanzionato. Tutto parte, però, dal singolo consumatore: più è consapevole dei propri diritti, più ha la possibilità di esercitarli e di segnalarli ad AGCM. Per segnalare una pratica commerciale scorretta o una pubblicità ingannevole non serve un avvocato, ma la descrizione e la prova di ciò che è avvenuto, da inviare tramite posta ordinaria all’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Piazza Giuseppe Verdi 6/A – 00198 Roma; o tramite segnalazione scritta alla casella protocollo.agcm@pec.agcm.it ; o, ancora, compilando on line il modulo cui si accede alla pagina segnala on line.