Estate in musica: 5 tormentoni senza tempo che vi faranno compagnia sotto l’ombrellone
Ogni estate ha il suo tormentone, canzoni che fanno da colonna sonora alle vacanze e che rimangono indelebili nella nostra mente, capaci di trasportarci anche dopo anni e con una sola nota in riva al mare, tra aperitivi, risate con gli amici e falò al chiaro di luna. L’ingrediente del loro successo? Melodie e ritornelli facili da ricordare, in grado di piacere a tutti, nonostante le resistenze di chi voglia prenderne le distanze, che parlino possibilmente d’amore e facciano venire voglia di ballare. Ecco almeno cinque brani di cui non potrete fare a meno e che segneranno la prossima stagione estiva.
Da “Despacito”, la hit del 2017 di Luis Fonsi e Daddy Yankee, passando per “Waka Waka” e l’italianissima “Vamos a Bailar”, ce ne sono alcuni senza tempo che è d’obbligo ascoltare in streaming sul proprio smartphone, per cantarle a squarciagola sotto l’ombrellone. Vi ricordiamo che con Vodafone Pass Music, potrete creare la vostra playlist di questa estate senza consumare i vostri Giga.
1. Despacito di Luis Fonsi e Daddy Yankee (2017)
Partiamo dall’ultimo, grande tormentone che già impazza sulle spiagge di tutto il mondo. Chi non conosce almeno il ritornello di “Despacito”, la hit lanciata dal portoricano Luis Fonsi insieme al re del reggaeton Daddy Yankee? Persino l’idolo delle teenager Justin Bieber non è riuscito a resistere al ritmo latino di questo brano e ha voluto cantarlo. Non potete ascoltarlo alla radio o sul vostro smartphone che vi ritroverete a canticchiarlo senza neanche accorgervene. La canzone ha già superato ogni record, confermandosi a luglio 2017 la più ascoltata di sempre in streaming.
2. Waka Waka di Shakira (2010)
È stato l’inno dei Mondiali di calcio in Sud Africa del 2010 vinti dalla Spagna. Ma “Waka Waka”, interpretata da Shakira, verrà ricordata anche per essere stata uno dei tormentoni estivi più amati di sempre. Chi non ha mai ballato sulla spiaggia o alle feste in riva al mare il famoso balletto imitando la cantante colombiana? Scommettiamo che si possano contare sulle dita di una mano. Durante quell’anno è stato il singolo più passato dalle radio in tutto il pianeta e il più venduto in Italia. Suonata con strumenti afro-colombiani, il ritornello, indimenticabile, riprende quello di un canto popolare diffuso tra i militari camerunensi.
3. Aserejé delle Las Ketchup (2002)
Un ritornello incomprensibile ma non per questo meno facile da ricordare, anzi. Questo brano cantato da tre sorelle spagnole è uno dei più amati del periodo estivo, in grado di rapire la mente di tutti coloro che l’hanno ascoltata. Ad accompagnare la canzone, la solita e immancabile coreografia, in cui tutti si sono cimentati almeno una volta nella vita. Peccato che dopo il successo planetario di questa hit, le Las Ketchup non abbiano avuto molta fortuna, ma d’altronde anche questo fa parte dell’essenza dei tormentoni estivi.
4. Vamos a bailar di Paola e Chiara (2000)
Chi ha detto che i tormentoni estivi sono cantati solo in inglese o in spagnolo? Anche l’Italia non può lamentarsi in quanto a hit di questo genere. Un esempio su tutti è il brano “Vamos a bailar” delle sorelle Iezzi, in arte Paola e Chiara, che inaugurarono i tormentoni estivi del nuovo millennio con questa hit dal ritmo caliente, metà nella nostra lingua e metà in spagnolo. La canzone è rimasta al primo posto in classifica per ben quattro settimane ottenendo un grade successo anche in Europa e addirittura in Giappone. Nel 2009 i lettori di un noto settimanale l'hanno eletta tormentone estivo per eccellenza degli ultimi vent’anni.
5. Macarena dei Los del Rìo (1996)
È il ballo per eccellenza, quello che ha dato vita agli altri tormentoni latino-americani immancabili in tutte le feste sulla spiaggia che si rispettino. Stiamo parlando della “Macarena”, incisa dai Los del Rìo, duo spagnolo composto da Antonio Romero Monge e Rafaele Ruiz. Fa parte dei cento dischi più venduti nella storia della musica. La sua peculiarità? È accompagnata da movimenti talmente facili da imparare da essere ballato da tutti, anche dai bambini. Una prova ne è il fatto che distanza di quasi due decenni siamo perfettamente in grado di eseguire quei passi a ritmo di musica e alla perfezione.