Così le nostre pmi potranno ripartire
Ogni luogo è abitato da una pluralità di generazioni diverse, ciascuna con identità e valori ben definiti: pensiamo ai più anziani, che spesso identificano i propri “confini” con i centri storici e le antiche vie in porfido… e, all’opposto, le generazioni Y e Z, per le quali spesso non esistono limiti. In un periodo così strano e difficile come quello appena trascorso, però, ci siamo ritrovati uniti – anche nel comprendere di quanto supporto fossero quella strada, quel piccolo centro, mentre eravamo in casa. Una realtà sempre vivace ed effervescente, quella dei piccoli negozi di quartiere – dalla latteria alla farmacia, dal fruttivendolo al negozio di alimentari – che ora più che mai ha bisogno di essere “scelta”.
Il lockdown: un colpo ai piccoli
In questi mesi di lockdown, abbiamo scoperto la professionalità di tanti piccoli esercizi: basti pensare alle decine di consegne gratuite (di spesa, medicinali, beni di prima necessità) agli anziani e ai cittadini che ne avevano bisogno. I negozi di quartiere hanno sofferto come tutte le piccole e medie imprese del nostro Paese durante il lockdown. E continuano a non arrendersi.
Piccoli negozi, era digitale
Complice anche l’aiuto dai grandi attori della digitalizzazione, che promuovono un più facile e veloce accesso alla rivoluzione digitale tra i negozi di vicinato. Visa, per esempio, ha lanciato in collaborazione con altri partner, una piattaforma a supporto della digitalizzazione dei piccoli esercenti e delle PMI, mettendo a loro disposizione un toolkit di strumenti semplici e di veloce implementazione, per diventare subito operativi. La piattaforma è accessibile dal link: www.visaitalia.com. Allora, ecco che anche il fruttivendolo o il negozio di alimentari più restii alla tecnologia possono voltare pagina – aumentando le proprie competenze tecnologiche e ampliando i propri orizzonti e le proprie fonti di profitto.
La partita verso un futuro positivo si gioca in due
I piccoli commercianti possono ora acquisire competenze per mettersi al passo con i grandi player dell’e-commerce, ma sta a noi scegliere di fare la differenza e sostenere il nostro Paese, il nostro territorio e il nostro quartiere. Come sarebbe Notting Hill senza i piccoli negozi di Portobello Road, come sarebbero le nostre città senza le vetrine accese tra cui passeggiare e ammirare il meglio del Made in Italy? Le piccole attività locali sono state al nostro fianco nel momento del bisogno e adesso è il nostro turno di sorreggerle: #DoveCompriConta.
Milano, acquistiamo locale
Allora, a nome della nostra community, ringraziamo alcuni degli esercenti che sono stati più vicini ai consumatori nel periodo appena trascorso, iniziando da quelli che hanno sostenuto Milano. Pensiamo al panificio “Beppe-Fra che bontà” (in Via Guglielmo Marconi, 27 a Rho, Milano) che ha rifornito di beni essenziali senza code, per tutta la durata del lockdown. Al negozio di alimentari “Posteria Castelli Fabio” (in Via Gratosoglio, 100, Milano) e al Mercato Comunale Prealpi (in Piazza Prealpi, 1, Milano), che hanno fatto servizio a domicilio gratuito per tutti durante questo periodo di fermo forzato. In ultimo – ma non per importanza – alla Farmacia Garden City Di Massimo Mazzantini (in Via Luigi Galvani, 20, a Cologno Monzese MI) che negli scorsi mesi ha consegnato medicinali gratuitamente ai suoi pazienti.
Un grazie sincero. Per ricordare anche oggi, anche domani, che #DoveCompriConta.