Che significato ha il cornetto rosso napoletano? Un bracciale per sperimentarlo

Amuleto contro il malocchio e portafortuna: il corno napoletano è uno dei simboli più forti di questa città al pari del Vesuvio, di Pulcinella e di Castel dell’Ovo. Ma deve essere fatto a mano, rosso e regalato. Aua celebra Napoli per la sua incontrastata bellezza che coinvolge l’inclinazione per la superstizione con una limited edition di 150 pezzi dai quali pende un cornetto rigorosamente rosso.
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Se diciamo Napoli il pensiero corre al Golfo dove si specchia la città, alle sue meravigliose architetture, come Castel dell’Ovo, alle sue tradizioni più particolari come l’attesa rigorosa del miracolo di San Gennaro, il rito della Smorfia napoletana, la devozione per Maradona, i Madonnari e la maschera di Pulcinella. Senza scomodare le innumerevoli eccellenze del gusto come la pizza napoletana, di Napoli si potrebbe parlar per ore senza nessuna difficoltà: eccentrica e tradizionale insieme, è una città che rapisce per la coesistenza di anime diverse.

Napoli scaramantica

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Una su tutte, la predisposizione alla scaramanzia. I napoletani sono dei veri esperti di iella, riti propiziatori, formule anti-malocchio e via discorrendo. Chissà se questa attitudine nasca come forma di protezione di fronte alla ingombrante presenza di non uno, ma ben due vulcani, il Vesuvio e i Campi Flegrei, che non perdono occasione di ricordare – tra stormi sismici e lontane e recenti eruzioni (l’ultima del Vesuvio risale al 1944) – che l’essere umano è forse solo un ospite su questo pianeta. Ma contro il malocchio e la sfortuna ci si può armare! Si può far ricorso alle parole criptiche di una fattucchiera, oppure indossare amuleti portafortuna.

O’ curnicièll’, un cornetto talismano

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Per questo uno dei simboli di Napoli, esposto in ogni vicolo, è o’ curnicièll’, il cornetto rosso. Del corno come oggetto simbolico ce n’è traccia anche nella cultura antica cinese e sumerica, ma attraversa anche periodi e spazi diversi. Le corna degli animali rappresentano la potenza e venivano ostentati già nel 3500 a.C. nelle capanne o caverne per simboleggiare la fortuna e la forza di chi le abitava, oppure in battaglia: basti pensare ai Vichinghi, per farsene un’idea. Ma è solo nel Medioevo che gli artigiani iniziarono a realizzare amuleti a forma di cornetto che sono diventati, poi, una tradizione.

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Il cornetto napoletano in un bracciale limited edition

Oggi il cornetto napoletano è il simbolo del talismano portafortuna. Ma ci sono delle regole ben precise. Deve essere fatto artigianalmente a mano per poter rilasciare a chi lo porta tutta la positività di chi l’ha realizzato, deve essere rosso a testimoniare la vita e deve essere regalato: è vietato acquistarlo per sé. Ecco perché Aua, il brand che negli ultimi anni ha realizzato bracciali artigianali, fatti di gocce di vetro colorate unite da un laccio in corda, ispirati alle città e alle bellezze d’Italia, ha scelto il cornetto rosso per celebrare la città di Napoli con una limited edition di soli 200 pezzi. Il cornetto rosso cristallizza l’anima di Napoli più di tanti altri simboli ed enfatizza anche i valori del fondatore di Aua, Francesco Morisco, che coi suoi bracciali vuole comunicare l’amore per l’artigianalità che aveva il nonno, quello per la bellezza estetica e per il gioco creativo e quello per un luogo che ci rigenera e stimola. Dopo il successo dei bracciali dedicati a Positano, a Ischia, a Ponza, a Ventotene, Mazara, Porto Ercole, Licata e tanti altri, ecco arrivare il bracciale di Napoli. Ma questa volta, per comprovare gli effetti positivi del cornetto, potrà essere solo regalato. Chi avrà la… fortuna di riceverlo?

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
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