Arriva il cashback per i pagamenti elettronici: ecco come ottenerlo già sulle spese di Natale

L’Italia, che nel settore dei pagamenti digitali negli ultimi anni era stata il fanalino di coda d’Europa, è il Paese che negli ultimi mesi ha tenuto il passo meglio di altri di fronte alla crisi Covid in quanto a utilizzo del denaro elettronico, soprattutto per poter evitare contatti diretti e ridurre i rischi di contagio. E ora, per sostenere i consumi e i pagamenti elettronici, dall’8 dicembre scatterà il piano di cashback, che prevede il rimborso di una parte di quanto pagato con moneta elettronica. Ecco come funzionerà, e quali saranno i migliori mezzi di pagamento per ottenere il rimborso.
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Sebbene il nostro sia uno dei Paesi europei più “affezionati” al denaro contante, la pandemia di coronavirus ha profondamente modificato le abitudini (e le convinzioni) degli italiani, al punto che nei primi sei mesi dell’anno le transazioni digitali hanno rallentato molto meno che nel resto del mondo. Se infatti a livello globale la flessione è stata del 22%, in Italia si è limitata al 6,3%: un dato inferiore anche al calo dei consumi (-10,4% nel primo trimestre e del -29,4% nel secondo), segno che i nostri connazionali, pur spendendo meno, quando l’hanno fatto hanno scelto la carta di credito molto più spesso di prima.

La rivincita del cashless 

Un cambio di marcia, per i pagamenti cashless, dovuto anche al timore dei contagi: pagando con una carta contactless o con un’app per smartphone, infatti, si evita un passaggio di mano fisico del denaro, azzerando i contatti e diminuendo il rischio. E non a caso molti esercizi commerciali, durante gli ultimi mesi, hanno apertamente invitato la clientela a utilizzare questo tipo di pagamento piuttosto che il contante. Ma chi ha iniziato a utilizzare la carta di credito (e chi la usa da sempre) ha scoperto anche altri vantaggi dei pagamenti digitali: niente soldi in tasca, denaro sempre disponibile al bisogno senza doversi preoccupare di quanto contante si porta con sé, niente passaggi di mano di banconote e monetine, la comodità di avere sempre in tasca e a portata di mano un mezzo di pagamento versatile e sicuro. E tra l’altro, particolare non indifferente, con i pagamenti digitali si contribuisce anche all’emersione del “nero”.

Il piano cashback: la spesa con il rimborso 

Nonostante il successo conosciuto negli ultimi mesi, il vero giro di boa per il settore dei pagamenti cashless sarà però senza dubbio legato al piano cashback del governo, che partirà in via sperimentale l’8 dicembre in modo da poter invogliare i consumatori ai pagamenti digitali già con gli acquisti di Natale. E al relativo rimborso già da febbraio 2021. Sì, rimborso, perché il “cuore” del progetto è proprio questo: secondo quanto previsto dal decreto attuativo, su tutte le spese effettuate tramite mezzi digitali, si potrà accedere al “cashback” del 10%, cioè a un vero e proprio rimborso di quanto speso (su una spesa massima di 1.500 euro, e con un tetto massimo per le singole spese di 150 euro), con la condizione di aver effettuato nel mese di dicembre almeno 10 pagamenti digitali – vale a dire con carte ma anche con app di pagamento – in negozi dove si potrebbe anche pagare in contanti (quindi lo shopping online è escluso).

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Ecco come fare 

Per ottenere il rimborso, possibile solo per i maggiorenni, è sufficiente scaricare e registrarsi all’app IO dei servizi pubblici (la stessa utilizzata per ricevere il bonus vacanze), inserire il proprio codice fiscale e il numero della carta di credito (o delle carte, per chi ne ha più d’una) e indicare il proprio Iban sul quale a febbraio avverrà il bonifico del rimborso.

E ci sono anche i supercashback… 

Una volta a regime, poi, il rimborso avverrà ogni sei mesi (una volta a giugno e una a dicembre), con un rimborso massimo annuale di 300 euro. Ai quali si potranno aggiungere ulteriori 3mila euro previsti dal “supercashback”, che premierà i 100mila italiani che avranno usato maggiormente la loro carta di credito: non essendo previste soglie minime di spesa, per cercare di portarsi a casa il “bottino” sarà quindi possibile pagare digitalmente anche le piccole spese, come per esempio il caffè al bar.

…e la lotteria degli scontrini 

E dal 1° gennaio, per stimolare ancor più i pagamenti digitali, partirà anche la famosa “lotteria degli scontrini”, con in palio un totale di 50 milioni di euro (e singoli premi fino a 5 milioni ciascuno). Per partecipare alla lotteria basterà far abbinare agli scontrini per spese superiori a 1 euro il proprio “codice lotteria” (ottenibile sul sito www.lotteriadegliscontrini.gov.it): si potrà accedere anche pagando in contanti, ma chi paga con mezzi digitali parteciperà, oltre che alle estrazioni “ordinarie”, anche a quelle “zerocontanti”, con un numero maggiore di premi e un importo più elevato.

Quale carta usare? La migliore! 

Le iniziative messe in campo per facilitare l’addio al contante sono dunque diverse e particolarmente invitanti. E per accedere a lotterie, rimborsi e super-rimborsi dedicati ai pagamenti 100% digitali, che cosa c’è di meglio di una banca che nasce già 100% digitale come N26? Chiara, semplice e innovativa, ha conquistato in pochi anni più di 5 milioni di clienti in tutto il mondo e oltre 500.000 clienti in Italia, trasformandosi da startup con un’idea diversa di esperienza bancaria in una vera e propria banca globale. N26 non offre semplicemente una versione online di una banca tradizionale, ma è nata pensando proprio al mondo digitale e cashless, per proporre un’esperienza bancaria rivoluzionaria, semplice, intuitiva e soprattutto contemporanea.

Non si appoggia quindi ad altre banche come fanno alcune startup, e non è un semplice intermediario, ma ha creato da zero una vera e propria banca, con licenza europea, protezione dei depositi fino a 100mila euro e con a disposizione le tecnologie più all’avanguardia per gestire spese e pagamenti e mettere soldi da parte. Offrendo una user experience e una semplicità di utilizzo come nessun’altra. 

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
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