Alla maniera texana: il racconto di un pezzo d’America attraverso la passione per il football con The American Way

Il football americano come non ce l’ha mai raccontato nessuno: DAZN e Francesco Costa ci portano in America, a conoscere usi e costumi di questo Paese attraverso lo sport più amato dagli americani ma anche da tanti italiani. Al via sulla piattaforma di live streaming e intrattenimento sportivo la seconda stagione di “The American Way”, dedicata allo stato che più di altri racchiude tradizione, leggenda, trasformazione e futuro, il Texas.
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Mettetevi in testa uno Stetson, il cappello tipico, sedetevi comodi sul divano con in mano la vostra bibita preferita e godetevi lo spettacolo. Se c’è una cosa che il cinema d’oltreoceano ci ha instillato attraverso le innumerevoli pellicole degli ultimi 40 anni è la curiosità, divenuta poi vera passione, per gli sport americani, soprattutto per il football.

The Italian way

Gli italiani si sono così appassionati – sembra che l’Italia sia uno dei Paesi del mondo con il più alto numero di supporter NFL – che nel 2002 è stata fondata l’Italian Football League, e da quell’anno piano piano sono arrivati riconoscimenti dal CONI – l’ultimo nel 2013 che ha riconosciuto al football il titolo di Disciplina Sportiva Associata Provvisoria. Riconoscimenti che hanno contribuito a rafforzare questo sport e a coltivare grandi talenti tutti italiani prelevati, poi, da leggendarie squadre americane. L’ultimo grande nome, Maximilian Pircher, altoatesino, con i suoi due metri di altezza è volato diritto nel quartier generale dei Los Angeles Rams, in tempo per vincere il Super Bowl. Anche in Europa il football è ben rappresentato: la Federazione Europea di Football Americano (EFAF) contempla la partecipazione di 20 Paesi europei e un numero importante di giocatori, ben 65.000. “Ogni maledetta domenica” si gioca nella NFL, la lega di football americano professionistico, ma è molto seguita anche la NCAA, la National Collegiate Athletic Association, ossia il campionato universitario dove si sfidano ben 32 squadre. È uno sport che lega persone completamente diverse e crea identità e partecipazione fin da giovani. Forse è per questo che è lo sport più seguito dagli americani, addirittura più del basket e del baseball. Un’ossessione che culmina nel Super Bowl, la finale che vede le squadre uscenti vittoriose rispettivamente dall’American Football Conference e dalla National Football Conference, le due conference che compongono la NFL, sfidarsi dopo aver superato i playoff insieme alle migliori seconde classificate.

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Il Super Bowl, un Thanksgiving sportivo

Il Super Bowl è la sfida dell’anno, quasi una festa nazionale come il 4 luglio o il Thanksgiving – quest’ultima durante la quale, peraltro, gli americani si godono le tre tradizionali partite di football che scandiscono la giornata, come ha documentato Francesco Costa nella prima stagione di “The American Way” dedicata proprio al Giorno del Ringraziamento -, dove oltre ottantamila persone si spostano per vedere dal vivo il match, sborsando cifre altissime per un biglietto e per la trasferta, e oltre 110 milioni di americani si siedono comodamente sul divano per godersi lo spettacolo e l’Halftime, l’intervallo di metà partita. Questi 20 minuti di spazio “non sportivo” dagli anni Ottanta sono uno spettacolo nello spettacolo perché vi hanno partecipato artisti e musicisti di fama planetaria, da Michael Jackson a Bruce Springsteen, passando da Madonna e dai Rolling Stones.

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La seconda stagione di The American Way – Texas: a spasso per il Texas

In questo scenario, la bellezza sportiva diventa culturale, economica e sociale: dietro a ogni giocatore c’è una storia, dietro a una squadra, uomini che l’hanno resa grande e territori che l’hanno sostenuta. Storie di persone che vivono ogni giorno la bellezza del football americano e che si intrecciano a momenti chiave della NFL, dando vita a una narrazione unica e a una nuova generazione di racconto. È questo che cerca di descrivere la seconda stagione di The American Way – Texas, presentata a Milano martedì 20 dicembre in occasione di un’anteprima speciale, e disponibile in esclusiva su DAZN a partire da sabato 24 dicembre, in concomitanza con il match di cartello della Week 16 di NFL tra i Dallas Cowboys – grandi protagonisti del primo episodio – e i Philadelphia Eagles, visibile in diretta streaming sull’app alle ore 22:25 con il commento di Federico Pasquini e Roberto Gotta. The American Way – Texas è il racconto di un viaggio fisico, quello di Francesco Costa, autore ed esperto di cultura americana, da Dallas a Austin, le due città più grandi del Texas, e di un viaggio metaforico, alla ricerca del legame tra il “Lone Star State”, lo stato dove non si espone la bandiera americana, ma quella texana, dove si gira con stivali e Stetson e una maglietta di avvertimento con la scritta “Don’t mess with Texas” (non si scherza con il Texas), e rappresenta un pezzo d’America autentico ma anche in grande cambiamento. “Il Texas oggi – afferma Francesco Costa – è probabilmente il posto più interessante di tutti gli Stati Uniti, quello che è cambiato di più, quello che li rappresenta meglio e quello che più ne determinerà il futuro: e il football è una chiave magnifica per raccontarne lo spirito, valori e la cultura. Sono entusiasta di aver potuto lavorare alla nuova stagione di un progetto così originale e ambizioso insieme a DAZN”.

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Il football per il Texas: per Francesco Costa è il filo che unisce e supera i conflitti

“Il Texas è un posto complicato, pieno di contraddizioni e pieno di questioni problematiche, di conflitti, – ha affermato Francesco Costa durante la presentazione milanese del 20 dicembre – e che sta cambiando con una tale rapidità che esacerba la durezza del conflitto: la scelta di osservarlo attraverso il football è stata volta a cercare qualcosa che unisse le persone di questo Stato.” Ma il Texas guiderà veramente il futuro? Costa ne è convinto e appoggia le tesi del premio Pulitzer Lawrence Wright, scrittore texano che ha intervistato durante il suo viaggio, autore di “Dio salvi il Texas”, che è voluto andare oltre ai cliché e ai luoghi comuni per concentrarsi sulla cultura reale e sul suo legame viscerale che la connette al Football Americano. “Di questo passo (molto rapido e accelerato) – afferma ancora Costa – da qui al 2050 il Texas avrà più abitanti della Florida e dello Stato di New York messi insieme. E questo vuol dire che chi vincerà le elezioni in Texas si sarà preso metà Casa Bianca o quasi, e vuol dire anche che, al di là delle elezioni, l’influenza che questo Stato avrà sulla cultura e sulla politica americana e sulle idee sarà sempre di più”.

Il Texas e il football, un tutt’uno inscindibile

Durante la presentazione si è continuato a tratteggiare le implicazioni delle trasformazioni demografiche, a descrivere le differenti anime che abitano questo Paese, a rimarcare la presenza importante dei latino americani, senza trascurare alcuni aspetti reazionari della politica locale, come la legislazione locale sull’aborto, o il fatto che fino a 20 anni fa le donne non potevano giocare a football. Ma di questo ne ha parlato la donna più potente dell’NFL, Charlotte Jones (figlia del presidente dei Dallas Cowboys, Jerry Jones, ed Executive Vice President and Chief Brand Officer dei Dallas Cowboys) durante l’intervista esclusiva rilasciata dalla suite dei Jones all’interno dell’AT&T Stadium. Un luogo magico e di potere che si può ammirare in tutta la sua bellezza guardando la prima puntata di The American Way – Texas. Oltre a lei anche il cuore sportivo dei Dallas Cowboys: nella serie compare la Legend dell’America’s Team, Drew Pearson, con una carriera gloriosa di wide receiver, che svelerà alcuni retroscena importanti legati ai Cowboys. Ma non compaiono solo i Cowboys in Texas: nella prima puntata si parlerà anche dei Texas Longhorns dell’NCAA e del match del 24 novembre in cui l’America’s Team ha sfidato i Giants di New York. Allora non ci resta che accendere la TV e augurarci che Dio salvi – davvero – il Texas, perché come ci ha insegnato John Steinbeck, “il Texas è uno stato d’animo. Il Texas è un’ossessione. Ma soprattutto, il Texas è una nazione nel senso autentico del termine”.

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