Acqua, aria, terra e fuoco: non solo “quattro elementi”

Chi dice che sulla Terra esiste altro, da un lato potrebbe sbagliare: acqua, aria, terra e fuoco garantiscono la nostra stessa sopravvivenza e il nostro benessere. Con questa consapevolezza, il rispetto e la responsabilità di ciascuno dovrebbero essere una conseguenza: per riflettere su questo e sulle nuove frontiere del cambiamento sostenibile, un grande evento organizzato da Coop.
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A cura di Ciaopeople Studios
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Il mondo corre velocemente e cambia pelle, in una continua evoluzione che non sempre si trova in sintonia con le risorse della Terra e con una loro equa distribuzione. Il tema della sostenibilità si è imposto con sempre maggiore urgenza negli ultimi anni: ci siamo accorti dei cambiamenti in atto, che le risorse non sono infinite e, quel che ancora è più importante, che rischiamo di distruggerle.

Guardare il mondo pensando ai quattro elementi che ci circondano – acqua, aria, terra e fuoco – è forse un punto di vista nuovo per indagare cosa il futuro ci riserva.

Lo Streameeting di Coop: “Cosa sarà?”

Sono proprio i quattro elementi che governano il pianeta a declinare i quattro capitoli del nuovo format promosso da Coop – che, attraverso una narrazione cross-direzionale si risponde all’obiettivo di dare voce a tutti. C’è un po’ di meeting, ossia la voglia di incontrarsi e condividere idee ed esperienze di chi ha impostato la propria vita per cambiare il mondo, c’è un po’ di street, ossia il desiderio di sentire la pancia e la piazza vissuta dalla gente comune, e c’è un po’ di streaming, per arrivare in modo capillare ovunque e coinvolgere in questa riflessione universale” più persone possibile. Al Teatro Duse di Bologna, si alterneranno alla conduzione Tommaso Labate e Natasha Lusenti, accompagnati dalla resident band Ridillo; tre piazze saranno collegate all’evento (Torino, Monza e Firenze). Il tutto, per tre ore di live articolate in due puntate in streaming e tutti i canali social dispiegati in modo attivo. La prima sarà trasmessa in diretta oggi 13 novembre, la seconda sarà registrata e trasmessa domani.

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“Cosa sarà?”: il tema delle due giornate 

“Cosa sarà?” è il tema e l’interrogativo centrale del format che si declinerà a partire dai quattro elementi. Partiamo dall’acqua, fonte indispensabile di vita: un’affermazione tutt’altro che scontata. Dove non c’è acqua c’è povertà, c’è carestia, c’è guerra. Dove non c’è acqua non può esserci una vita a misura d’uomo. E dove c’è, invece, ora c’è inquinamento: qual è la fotografia degli oceani e dei grandi fiumi in questo inizio di terzo millennio? Domande alle quali ospiti illustri come l'oceanografa e biologa Maria Sole Bianco, l’esploratore e divulgatore Alex Bellini, lo scrittore Amitav Ghosh, il filosofo Stefano Mancuso, tra gli altri, dovranno rispondere o “azzardare” a immaginare un futuro a partire dall’oggi.

“Cosa sarà?” per Coop

Per Coop, il format è anche un modo per raccontare i valori che da anni porta avanti: sicurezza, salute e sostenibilità in prima linea. Un modo per ridare vita e tornare ad abitare luoghi “chiusi”, per guardare le cose con uno sguardo positivo e responsabile del futuro, e riprendere le fila di un discorso iniziato un anno fa. <<La pandemia ci ha costretti a riflettere anche sulle nostre modalità di comunicazione – spiega Maura Latini, amministratore delegato di Coop Italia – […] Idealmente questo nuovo format che potrebbe diventare replicabile riprende il testimone dell’iniziativa lanciata in pieno lockdown ad aprile scorso: A casa con Coop. Lì avevamo offerto un comfort kit fatto di servizi di informazione, intrattenimento, fitness per essere vicini alle persone costrette a casa, ora ci affidiamo all’online per trasmettere riflessioni e pensieri di Coop uniti a quelli di una comunità di persone a cui ci sentiamo vicini proiettandoci verso un nuovo modo di operare e di essere, dove la sostenibilità intesa in senso lato è la parola chiave. Questo format ci dà anche la possibilità, almeno ideale, di ridare visibilità e linfa a luoghi che in questo momento a causa della pandemia sono chiusi; così, ad esempio, lo studio fisico dell’evento è dentro un teatro storico come il Duse a Bologna; a Torino lo spazio bistrot di Fiorfood dalle 18.00 è ovviamente chiuso alle persone e alle consumazioni ma è abitato dal nostro collegamento. Ci piace pensare che, nel nostro piccolo, aiutiamo a far vivere anche queste realtà>>.

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
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