A Catania rivoluzionano l’arte: così riusciamo ad andare indietro nel tempo

Si chiamano Luna e Riccardo e hanno trovato il modo per riportare indietro le lancette dell’orologio e rendere accessibili a tutti i beni culturali del nostro Paese. Grazie alla tecnologia LiDar possono mappare in 3D oggetti e luoghi d’arte, catapultando i visitatori di tutto il mondo dentro la storia.
A cura di Ciaopeople Studios
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L'Italia ha un patrimonio storico e artistico senza pari al mondo: oltre 4000 musei, 6000 aree archeologiche e più di 85.000 chiese di interesse, per non parlare dei 60 siti Unesco inseriti nella World Heritage List. Molti luoghi, però, restano inaccessibili a tanti, così come i quadri e gli oggetti inestimabili conservati nelle gallerie. Lo sanno bene gli imprenditori siciliani che da anni si occupano di creare un'esperienza tutta nuova per il mondo culturale: unire l'arte e la storia con la tecnologia e il divertimento.

Quello che fanno Luna e Riccardo in Hi.Stories è un vero e proprio “viaggio nel tempo”, si occupano infatti di mappare in 3D i reperti più fragili e preziosi, così da poterne ricreare copie identiche che possano essere maneggiate dai visitatori senza rischi. L'idea è semplice ma rivoluzionaria: l'arte può sembrarci distante perché chiusa dietro vetri spessi o adagiata su piedistalli inavvicinabili, ma se potessimo toccarla ci accorgeremmo che fa parte anche di noi, e così impareremmo ad apprezzarla e custodirla. Questo è particolarmente vero nel caso dei bambini, che con la realtà aumentata e la gamification inseriti nel contesto artistico potrebbero imparare divertendosi; o per gli ipovedenti, che attraverso il tatto possono finalmente vivere l'esperienza coinvolgente dei musei 2.0.

In poche parole con la tecnologia LiDar è possibile creare la mappa 3D di qualsiasi cosa, la luce laser è in grado di scansionare e misurare in ogni particolare l'oggetto o il luogo prescelto con una precisione finora inimmaginabile. Si può quindi dar vita a statue, sculture, reperti di ogni genere e perfino ai monumenti e ai siti archeologici, che attraverso un visore possono poi essere visitati nei minimi dettagli. È così che si ritorna indietro nel tempo: con un virtual tour ci si può immergere in un'epoca lontana e guardare come sarebbero quei luoghi nel massimo del loro splendore. Non solo, grazie a queste scansioni si può anche analizzare lo stato di conservazione delle opere e valutare il modo migliore per restaurarle, oltre che catalogarle e studiarle anche quando non vi si ha fisicamente accesso.

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Pur essendo un Paese ricco di storia, l'Italia guarda al futuro. Con il supporto dei Fondi per le Politiche di coesione, è possibile sviluppare studi e progetti innovativi, dimostrando quanto la tecnologia possa essere un prezioso alleato nella tutela del patrimonio culturale.

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