5 motivi per firmare il 5 per mille

Immaginavi che solo 6 italiani su 10 sanno che porre la firma del 5 per mille è completamente gratuito? Molti ancora pensano che firmando “ci si perda qualcosa” in termini di tasse da versare. Allora sfatiamo le false notizie e scopriamo quali sono i motivi per firmare.
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Si sente nominare ogni anno, ma non tutti sanno a cosa serve il 5 per mille. È una piccola quota parte dell’Irpef, la tassa che si versa ogni anno come contribuenti dopo aver presentato la Dichiarazione dei Redditi che, col 5 per mille, può essere destinata al sostegno di migliaia di enti e associazioni a scopo sociale. Solo 6 italiani su 10 sanno che porre la firma del 5 per mille è completamente gratuito: molti pensano che dietro alla firma si nasconda una donazione, ma non è assolutamente così. Scopri i motivi per cui firmare attiva un circolo virtuoso e non costa niente.

Firmare il 5 per mille è gratis!

È scritto con il punto esclamativo perché è davvero un gesto gratuito. Con la firma per il 5 per mille non fai una donazione come a volte accade in certe situazioni, per esempio quando fai un bonifico online e la banca ti chiede se vuoi donare 1 euro per una causa ben specifica, o quando mandi degli sms di 1 o 2 euro per dare il tuo contributo per una o più situazioni di emergenza, come può essere un terremoto, un’alluvione. Niente di tutto questo. Non è una donazione, ma una destinazione: firmando il 5 per mille si decide di destinare una percentuale dell’Irpef (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) dovuta allo Stato a sostegno di un ente scelto a tua discrezione. Non è nemmeno una tassa: senza la firma per il 5 per mille, l’intera quota dell’Irpef va integralmente allo Stato.

Firmare il 5 per mille è molto semplice

Firmare per il 5 per mille è molto semplice: contestualmente alla Dichiarazione dei Redditi o alla Certificazione unica si trovano sette aree che è possibile sostenere: enti del Terzo settore, ricerca scientifica, ricerca sanitaria, beni culturali e paesaggistici, attività sociali del Comune di residenza, associazioni sportive dilettantistiche e aree protette. Si può scegliere solo una destinazione: per sottoscrivere con la propria firma bisogna conoscere il codice fiscale dell’ente che si vuole sostenere.

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Si esercita un potere decisionale e un diritto

Firmando hai la possibilità di esercitare un diritto e di avere potere decisionale sulle tasse dovute allo Stato perché puoi scegliere – per la quota parte destinata – dove vuoi che vadano i tuoi soldi. Dai dati raccolti fin dal 2006 a oggi in media sono stati circa 16 milioni gli italiani che hanno firmato destinando questa percentuale della propria Irpef al sostegno di oltre 72mila enti: in circa 16 anni sono stati destinati quasi 7 miliardi di euro a una moltitudine di associazioni impegnate nel migliorare questa parte del Pianeta. Ma gli altri italiani che mancano all’appello sanno che stanno perdendo l’opportunità di scegliere?

Si dà valore a ciò che più ci è caro

Il 5 per mille permette di far guadagnare tutti: ci guadagna chi firma perché supporta liberamente chi merita di essere sostenuto, ci guadagnano le centinaia di migliaia di persone che possono godere dei servizi promossi dagli enti no profit; ci guadagnano gli enti stessi, che riescono a promuovere un servizio migliore e a dar vita a nuovi progetti. Ci guadagna anche il Paese, che viene indirizzato verso ciò che è fondamentale per i cittadini aumentando la coesione sociale e la partecipazione. Solo nel 2021 sono stati destinati oltre 500 milioni di euro a quasi 73mila enti: mediamente si è destinato 31,13 euro, una “goccia” che, insieme alle altre, può fare la differenza. Sui 7 miliardi destinati dagli italiani dal 2016, il 14,2% è andato alla ricerca sanitaria, specialmente alle molte organizzazioni impegnate nella lotta contro i tumori o le malattie rare, alla lotta contro la povertà sempre in crescita (le persone in povertà assoluta negli ultimi dieci anni sono più che raddoppiati, balzando da 2,25 a 6 milioni), alla protezione dell’infanzia spesso esposta a causa della povertà economica ed educativa, alla salvaguardia dell’ambiente, un tema urgente per il futuro del Pianeta e del genere umano, e al sostegno delle popolazioni colpite da guerre, povertà e carestie costrette a migrare.

Si può fare la differenza rendendo possibili migliaia di progetti

Grazie alla campagna informativa di VITA sul 5 per mille che ha dato vita a una serie di contenuti digitali e al podcast “La buona tassa”, realizzato da Luca Cereda, che raccoglie i racconti delle persone che hanno visto la loro vita cambiare in meglio col supporto dei servizi di alcune organizzazioni, quest’anno si spera di raggiungere altre persone disposte a dare valore alle proprie scelte. Tra queste associazioni ce ne sono alcune note che da anni cercano di migliorare la nostra società: si tratta di ABF, Abio, Agop, Ail, Aism, Centro Cardiologico Monzino, Coopi, Dynamo Camp, Famiglie Sma, Lega del Filo d’Oro, Progetto Arca e Telefono Azzurro. Scopri le loro storie su 5×1000.vita.it e ascolta le testimonianze di chi lavora per il bene di tutta la comunità.

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