122 milioni di persone fuggono da guerre e persecuzioni, il 2023 è stato l’anno peggiore

L’agenzia ONU per i Rifugiati (UNHCR) lancia l’allarme: al momento ci sono decine di conflitti in corso in tutto il mondo, e il numero delle vittime di violenze è sempre più alto. Mai come in questo momento c’è bisogno dell’aiuto di tutti per salvare i civili che rischiano la vita.
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Il 2023 ha messo a dura prova l'Agenzia ONU per i Rifugiati, con oltre 122 milioni di persone in  fuga dalla violenza che colpisce i luoghi che abitano. Il 2024 non è stato da meno, e il numero  potrebbe addirittura salire a 130 milioni. I conflitti che in questo momento mettono a rischio la vita di tantissimi civili, donne e bambini compresi, sono 56 secondo il Global Peace Index (il report  curato dall'Institue for Economics & Peace – IEP).

Si tratta del numero più alto mai registrato dalla Seconda Guerra Mondiale in poi¹ e la speranza di veder cessare guerre e violenze svanisce ogni giorno. Nei contesti più feriti, infatti, arrivano sempre  meno armi e meno aiuti. L'UNHCR durante il 2023 ha distribuito 4 milioni di beni, coprendo 43  emergenze e dando aiuto a 16 milioni di persone sparse in tutto il mondo, ma non basta.

Perché il rischio è che le bombe e le immagini shock che ogni giorno vediamo al telegiornale ci  facciano sentire anestetizzati, dimenticandoci quanto sia importante dar supporto ai rifugiati. È  con questa consapevolezza che nasce “Coop for Refugees”, la campagna di solidarietà di Coop che alla fine di quest'anno così difficile vuole dare sostegno in particolare alle persone che fuggono  dai 4 dei tanti scenari di guerra: Libano, Ucraina, Sudan e Gaza. Le cooperative di consumatori  coinvolte hanno inizialmente stanziato 200.000 euro al quale andranno sommate tutte le donazioni  che arriveranno dal 9 dicembre al prossimo 9 gennaio. 

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“Certo, parliamo di piccoli gesti, ma il contributo di ognuno può essere fondamentale per le oltre  122 milioni di persone costrette a fuggire a causa di guerre, violenze e persecuzioni” – spiega  Ernesto Dalle Rive, Presidente Ancc-Coop. La campagna è infatti rivolta a tutti e ognuno può  donare la cifra di cui dispone, senza alcun vincolo, attraverso il conto corrente dedicato aperto  presso Banca Etica (IBAN IT43 D050 1802 8000 0002 0000 579, intestatario Coop Italia), con la  piattaforma https://www.eppela.com/coopforrefugees oppure negli oltre 1100 punti vendita Coop aderenti.

L'obiettivo è di fornire un aiuto concreto che possa migliorare il più velocemente possibile le  condizioni delle popolazioni colpite dai conflitti: materassi, lampade solari o set per cucinare in  Libano, tende per le popolazioni in fuga in Sudan, sostegno economico per le famiglie ucraine, e  beni di prima necessità per Gaza attraverso la realtà egiziana della Mezzaluna Rossa. Stiamo  vivendo nel momento storico tra i più violenti dell'era moderna, ma benché sia facile sentirsi  impotenti non si può più rimanere a guardare.

“L'inosservanza delle regole fondamentali di guerra e del diritto internazionale umanitario sta  diventando sempre più la norma e non l’eccezione, a fronte di un numero senza precedenti di civili  innocenti uccisi, inclusi gli operatori umanitari. Siamo grati a Coop per aver deciso di accendere i  riflettori su un tema tanto cruciale, e per aver scelto di sostenere il nostro lavoro di protezione e  assistenza umanitaria.” ha concluso Chiara Cardoletti, Rappresentante UNHCR per l'Italia, la  Santa Sede e San Marino.

¹ https://www.economicsandpeace.org/global-peace-index/

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