Strage migranti davanti alle coste della Libia: recuperati 74 cadaveri
Almeno settantaquattro migranti tra cui anche tre donne sono stati trovati morti al largo delle coste libiche. I loro corpi, come ha riferito il portavoce della Mezzaluna rossa libica, Mohamed Misrati, sono stati trovati sulla costa occidentale negli ultimi due giorni, nella zona di Al Harsha e Zawiya. L'avvistamento è stato fatto da alcuni abitanti e un commissariato della zona ha avvertito la Mezzaluna. Le circostanze in cui si è consumata la tragedia non sono ancora chiare, ma intanto il portavoce, sottolineando che è stata rinvenuta un'imbarcazione in grado di portare oltre cento persone, non esclude che nelle prossime ore il mare possa restituire altri cadaveri di questo ennesimo naufragio. L’imbarcazione trovata, secondo quanto ha detto il portavoce, poteva accogliere tra i cento e i centoventi migranti. Misrati ha poi detto che dall'aspetto le vittime del naufragio sembrano essere di “diverse nazionalità africane”. “I corpi sono stati restituiti dal mare sulle coste della città”, ha detto inoltre il portavoce riferendosi a un centro il cui nome è traslitterabile anche “ez-Zauia” e che è situato circa quarantacinque chilometri a ovest di Tripoli.
Diffuse le foto di decine di sacchi bianchi e neri allineati sulla spiaggia – Sul proprio account Twitter, la Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (Ifrc) ha pubblicato le fotografie di decine di sacchi bianchi e neri, allineati sulla spiaggia, sotto l'hashtag #StopIndifference (Basta indifferenza). I cadaveri, dopo l’esame dei medici legali saranno trasportati il cimitero morti senza nome di Tripoli. Prima di questa ultima strage di migranti il Libya Observer aveva comunicato il ritrovamento di altri quarantacinque corpi su una spiaggia della città di Al-Motrad, circa sessanta chilometri a Ovest di Tripoli.