Strage in Afghanistan: Robert Bales si dichiara colpevole per evitare pena di morte
Il soldato americano accusato di aver ucciso lo scorso anno 16 civili afghani durante un raid notturno, si è dichiarato colpevole con l'obiettivo di evitare la condanna di morte. Robert Bales – detenuto nella base militare di Port Lewis-McChord – già nei giorni scorsi, tramite il suo avvocato, aveva fatto sapere di aver raggiunto un accordo con i giudici, dichiarandosi colpevole in cambio dell'assicurazione di scampare alla pena capitale.
La strage di Bales è avvenuta l'11 marzo 2012 i nella provincia di Kandahar. Secondo la ricostruzione dei fatti raccontata dallo stesso Marine al suo ufficiale comandante, dopo aver visto un film d'azione e bevuto del whisky il sergente aveva lasciato la base verso mezzanotte, dirigendosi verso un villaggio poco più a sud; qui era entrato in due abitazioni, dove aveva aperto il fuoco contro diverse persone, uccidendone quattro. Rientrato alla base, aveva confessato il crimine a un commilitone che per tutta risposta gli avrebbe detto di "smettere di dire sciocchezze":a quel punto Bales sarebbe di nuovo uscito dirigendosi verso un secondo villaggio uccidendo altre 12 persone, di cui avrebbe bruciato i corpi. L'accusa aveva sottolineato il carattere esecrabile dei crimini: la maggior parte delle vittime – tutte colpite alla testa – erano donne e bambini