Strage Erba, Olindo e Rosa tornano in aula: sì dei giudici all’analisi di possibili prove
Olindo Romano e Rosa Bazzi, i coniugi condannati in via definitiva per la strage di Erba (Como) dell’11 dicembre 2006, sono tornati oggi in un'aula di tribunale. La coppia è arrivata al palazzo di Giustizia di Brescia per partecipare all'udienza per la richiesta di incidente probatorio su alcuni reperti mai utilizzati. Dai giudici della Corte d’Appello di Brescia è arrivato un sì all’analisi dei reperti. Il 16 gennaio prossimo saranno nominati i periti. In quella occasione il presidente della Corte d'appello di Brescia, Enrico Fischetti, leggerà l'ordinanza con cui dispone l'incidente probatorio su tutti o parte dei reperti che i difensori dei coniugi Romano chiedono siano presi in considerazione. Tra le altre cose, la difesa ha indicato un capello del piccolo Youssef Marzouk, una delle quattro vittime della strage. Secondo uno dei legali della coppia condannata, l’avvocato Fabio Schembri, che ha parlato al termine dell’udienza, è questo “un buon inizio”. “Sulla scena del delitto non furono trovate tracce dei coniugi Romano – ha detto Schembri -, mentre ne furono trovate di altre persone”. Rosa e Olindo – che sono stati condannati all’ergastolo e a tre anni di isolamento diurno – sperano che si apra la strada per una richiesta di revisione del processo.
Nella strage di Erba morirono 4 persone – Nella terribile strage di Erba furono uccisi Raffaella Castagna, suo figlio di due anni Youssef, la madre della donna, Paola Galli, e Valeria Cherubini, una vicina di casa. Rimase invece gravemente ferito Mario Frigerio, marito di Valeria, che nel processo rappresentò il principale teste d’accusa contro Rosa e Olindo. Azouz Marzouk, marito e padre di due delle vittime, ha fatto sapere tramite il suo avvocato che vuole essere presente in aula se dovesse proseguire l’udienza per l’incidente probatorio. “Azouz Marzouk potrebbe chiedere di venire per ragioni di giustizia”, ha spiegato il legale: l’uomo, che dopo la strage ha manifestato dei dubbi sulla colpevolezza dei coniugi Romano, è stato espulso in Tunisia dopo aver patteggiato una pena per spaccio di droga.