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Strage di migranti al largo della Tunisia: almeno 46 morti in un naufragio

Sono almeno 46 le persone morte nella notte nel naufragio di un barcone al largo delle coste tunisine. A bordo dell’imbarcazione ci sarebbero state circa 180 persone, altre 67 sono state portate in salvo. Le operazioni, riportano le autorità, continuano senza sosta.
A cura di Ida Artiaco
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Ennesima strage di migranti nel Mar Mediterraneo: sono almeno 46 le persone morte nella notte tra sabato 2 e domenica 3 giugno, nel naufragio di un barcone al largo delle coste tunisine. Lo rende noto il ministero della Difesa di Tunisia, ripreso da media locali, precisando che 67 persone sono state salvate. Secondo fonti della sicurezza, a bordo dell'imbarcazione ci sarebbero state circa 180 persone, tra cui circa 80 provenienti da altri paesi africani, oltre a cittadini tunisini, come ha confermato un superstite alla radio locale Mosaique Fm. Le autorità hanno anche fatto sapere che le operazioni di salvataggio proseguono senza sosta.

L'imbarcazione, ha spiegato il testimone, è salpata sabato sera intorno alle 20.30 e ha iniziato a imbarcare acqua fino ad inabissarsi. Il numero di morti supererebbe di gran lunga quello dei corpi finora ripescati. Il tratto di mare antistante le isole Kerkennah fu già il teatro l'8 ottobre 2017 di un altro naufragio, definito "tragedia nazionale" dal premier Youssef Chahed, nel quale 38 migranti tunisini persero la vita e altri 38 vennero soccorsi.

Solo qualche ora fa un altro dramma si era consumato nel Mar Egeo, di fronte alle coste della Turchia ,dove una imbarcazione con a bordo un gruppo di migranti è improvvisamente affondata causando la morte di almeno nove persone che erano a bordo del natante. Tra le vittime accertate purtroppo figurano anche sei bambini oltre a due uomini e una donna.

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