Strage di bambini in Siria, è un attacco chimico: cos’è il gas Sarin
Nel massacro di Idlib potrebbe essere stato usato il famigerato gas Sarin. Secondo alcuni testimoni, infatti, i sintomi mostrati dalle persone uccise nell’attacco chimico sono compatibili con l’avvelenamento causato dal gas tossico: convulsioni, bava alla bocca, asfissia e restringimento delle pupille. Va detto che l’uso delle armi chimiche è vietato – anche in contesti di guerra – nella stragrande maggioranza dei Paesi, che nel 1993 hanno firmato la Convenzione di Parigi sulla Proibizione delle Armi Chimiche. Le uniche nazioni che non hanno aderito sono Egitto, Corea del Nord, Angola, Sud Sudan e proprio la Siria. Tuttavia, in base all'accordo raggiunto tra USA e Russia, le armi chimiche del regime di Damasco sono state consegnate all'Edgewood Chemical Biological Center, per essere distrutte a bordo della nave Cape Ray e nei laboratori di Finlandia, Usa e Gran Bretagna.
Il sarin è un particolare tipo di gas nervino (cioè un composto di acido fosforico) sintetizzato per la prima volta nel 1938 dagli scienziati tedeschi della multinazionale IG Farben, che volevano produrre un pesticida. Ne uscì un’arma di distruzione di massa. Incolore, insapore, inodore, è fortemente tossico e a contatto con la pelle o inalato, causa vomito, fuoriuscita di feci, spasmi muscolari terribili. E’ sufficiente una piccolissima esposizione, per portare entro un minuto alla morte per soffocamento.
Nella guerra civile in Siria è stato usato per la prima volta sul quartiere orientale di Damasco di Ghouta, il 21 agosto del 2013, uccidendo migliaia di persone. Ma sicuramente deve la sua famigerata notorietà a Saddam Hussein che lo utilizzò nel 1988 lo sterminio dei curdi nella città irachena di Halabja. Il 20 marzo 1995, il sarin fu utilizzato per l‘attacco terroristico alla metropolitana di Tokyo da parte della setta religiosa Aum Shinrikyo.
L’esperto di armi chimiche Matteo Guidotti tuttavia ha manifestato qualche perplessità in merito alla tesi dell’utilizzo del Sarin a Idlib. “Ho già visto in passato immagini e video di persone colpite con il Sarin e i segni erano molto più evidenti”, ha spiegato Guidotti, "i corpi sono madidi di sudore, lacrime, saliva ma soprattutto escrementi. I soggetti intossicati generalmente vengono colpiti da fortissime convulsioni. E dai video diffusi localmente non si vede tutto questo”.