Vacanze in Scozia, perché potrebbe essere presto introdotta una tassa di soggiorno
Sognate una vacanza in Scozia tra i suggestivi castelli di Edimburgo, l'architettura eclettica di Glasgow e un tour al lago del mostro di Loch Ness? Prima di prenotare un volo fareste bene non solo a preparare il passaporto ma anche a mettere in conto qualche piccola spesa extra. Il motivo è molto semplice: presto il governo del paese potrebbe introdurre una tassa di soggiorno da pagare a ogni pernottamento. Per i turisti italiani non si tratta di qualcosa di insolito, visto che ormai da anni la tassa viene applicata dagli hotel e dalle strutture ricettive della nostra nazione, ma per la "patria del whiskey" sarebbe un'assoluta novità.
Cos'è la Visitor Levy Bill
Lo scorso giovedì il comitato di governo scozzese ha pubblicato un rapporto sulla possibile introduzione di una legge che impone una tassa di soggiorno ai visitatori, la cosiddetta Visitor Levy Bill. Sebbene si tratti di un'imposizione netta, i membri della commissione ritengono improbabile che un provvedimento simile possa avere un impatto negativo sul turismo. Il motivo nascosto dietro la proposta? Si tratta di una richiesta avanzata dalle autorità locali, il cui obiettivo è quello di reinvestire il denaro guadagnato nella creazione e nel miglioramento di strutture o servizi utilizzati dai turisti. Insomma, si tratterebbe semplicemente di un provvedimento pensato per i visitatori, la cui esperienza in Scozia potrebbe rivelarsi ancora più suggestiva.
Quando potrebbe essere introdotta la tassa di soggiorno
Gli unici a opporsi alla tassa di soggiorno in Scozia sono i conservatori Miles Briggs e Pam Gosal, che hanno apertamente dichiarato di non sostenere affatto il disegno di legge proposto, visto che in seguito alla pandemia il settore turistico ha registrato un drastico aumento dei costi, soprattutto quando si parla di licenze di locazione a breve termine. Il timore, dunque, è che una tassa possa comportare un ulteriore onere amministrativo. Al momento si tratta però solo di una proposta di legge: prima di essere approvata verranno messi in atto monitoraggio e reporting localizzati per garantire trasparenza e responsabilità. A quanto ammonterebbe la tassa? A circa 5 euro a persona a notte e non verrebbe introdotta prima del 2026.