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Twiga, brand e stabilimenti: quali sono i locali messi in vendita da Flavio Briatore e come sono fatti

Il Twiga, brand fondato da Flavio Briatore, conta oggi altri cinque locali a Forte Dei Marmi, Londra, Montecarlo, Ventimiglia e Doha. Nel maggio 2001 l’imprenditore italiano ha avviato la prima di queste attività in Toscana, oggi di proprietà del gruppo Majestas, che comprendono locali, ristoranti e stabilimenti balneari di lusso.
A cura di Arianna Colzi
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Flavio Briatore vorrebbe vendere il Twiga. La notizia, che in queste ultime ore ha fatto il giro del web, coinvolgerebbe non soltanto il celebre stabilimento balneare e locale di Forte dei Marm, frequentato da celebrities e star, ma l'intero universo Twiga, che comprende altri locali, due a Montecarlo, uno a Londra, la Baia Benjamin, in Liguria, e un ristorante e bar di lusso a Doha, in Qatar. Leonardo Maria Del Vecchio, imprenditore e Chief Strategy Officer di EssilorLuxottica, azienda fondata dal padre Leonardo, avrebbe fatto avanzato un'offerta per comprare il brand. Le quote di Briatore, che dovrebbero essere passate al futuro proprietario, sarebbero cedibili al contrario di quelle della ministra di Daniela Santanché, già passate al compagno Dimitri Kunz d’Asburgo Lorena, che oggi possiede il 33% della società.

Gli stabilimenti del Twiga: dove si trovano e come sono fatti

Tra i locali del brand Twiga che sono più famosi c'è sicuramente lo stabilimento balneare in Versilia, a Forte dei Marmi. Questo è composto da una serie di tende arabe composto da divani, due lettini king size, due lettini standard, una sedia e un tavolino. Oltre allo stabilimento a rendere famoso il Twiga di Forte dei Marmi è la discoteca, il ristorante di lusso sulla spiaggia, che spesso ospita una serie di performance canore che accompagnano la cena.

Il Twiga di Forte dei Marmi | Foto IG Twiga
Il Twiga di Forte dei Marmi | Foto IG Twiga

Nel principato di Monaco, a Montecarlo, esiste sia il beach club che il ristorante dove si trova anche la discoteca: lo stabilimento super lusso si trova sull'Avenue Princess Grace ed è composto da 200 lettini, quattro cabine e soltanto quattro tende vip. Da qui i clienti hanno accesso al pontile privato da cui partono le navette verso gli yatch.

Un altro locale si trova a Londra, dove troviamo il Sumosan Twiga London: si tratta di un ristorante di lusso che ospita performance, eventi live e un club dove si tengono numerosi dj set. Il design di interni è molto simile a quello del locale di Montecarlo, con pareti bianche e grandi tavoli tondi al centro con sedie in velluto. Il Baia Beniamin si trova a Imperia, nella splendida Grimaldi, a pochi passi da Ventimiglia, e a differenza del Twiga di Forte dei Marmi ospita soltanto il ristorante a picco sul mare, con possibilità di prendere un drink in riva al mare.

Baia Beniamin | Foto IG twigabaiabeniamin
Baia Beniamin | Foto IG twigabaiabeniamin

Il brand Twiga: l’idea di Flavio Briatore

L'idea di Flavio Briatore nasce agli inizi degli anni Duemila. Nel 2001, Briatore diventa direttore esecutivo del nuovo team Renault in Formula 1 ma decide al contempo di dedicarsi al mondo della ristorazione e dell'hospitality di lusso: comincia dalla sua villa a Malindi in Kenya che trasforma in un resort di lusso il Lion in The Sun. Nel 2001 apre il Twiga a Forte dei Marmi, a tre anni di distanza dall'apertura dell'altro club esclusivo, il Billionaire a Porto Cervo. Il brand Twiga, oggi, fa parte del gruppo di hospitality di lusso Majestas, fondato da Briatore stesso, insieme al Billionaire in Costa Smeralda, al ristorante italiano Crazy Pizza, al El Camineto a Cortina, alla pasticceria Cova a Monte Carlo, all'hotel Cipriani a Monte Carlo.

L'ingresso del Twiga a Forte dei Marmi | Foto IG
L'ingresso del Twiga a Forte dei Marmi | Foto IG

Come si legge sul sito del Twiga – il cui nome significa Giraffa in Swahili, motivo per cui lo stabilimento di Forte dei Marmi ne ha una a grandezza naturale posta in riva la mare -, l'obiettivo del brand è sempre stato quello di soddisfare una "sofisticata clientela cosmopolita". I beach club e i ristoranti sono nati con l'idea di fornire una "destinazione di riferimento per un pubblico internazionale ed esigente alla ricerca di un rifugio di alta qualità e di emozioni ai massimi livelli".

Il ristorante del Twiga di Montecarlo | Foto IG Twiga World
Il ristorante del Twiga di Montecarlo | Foto IG Twiga World

Briatore mette in vendita il Twiga

La notizia della presunta vendita del brand Twiga è stata parzialmente confermata anche da una dichiarazione di Flavio Briatore, riportata da Il Giornale. Il manager avrebbe detto di essere "assorbito dalla Formula 1" e di non poter dedicare tempo al Twiga e ai suoi locali. Il primo possibile acquirente sarebbe Leonardo Maria Del Vecchio, uno dei sei figli di Leonardo Del Vecchio, patron di Essilor Luxottica scomparso nel 2022. Del Vecchio, azionista anche di Delfin, società cassaforte che controlla l'impero di Luxottica, ha già investito nella ristorazione: ha aperto Vesta, Casa Fiori Chiari e Trattoria del Ciumbia a Milano e ha rilevato lo stabilimento balneare Franco Mare, sempre a Forte dei Marmi, oltre a Le Carillon a Portofino. A mettersi in mezzo alla possibile compravendita, però, ci sarebbe Dimitri Kunz d’Asburgo Lorena, compagno di Daniela Santanché, socia di Briatore, che oggi possiede il 33% della società dopo che la ministra del turismo gli ha ceduto le sue quote per evitare un conflitto di interessi. Asburgo Lorena, infatti, non avrebbe affatto intenzione di vendere le sue quote del brand.

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