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Tutti pazzi per l’Islanda: come il Paese sta contrastando il turismo di massa

L’Islanda sta cercando di attrezzarsi per migliorare l’accoglienza dei turisti che ogni anno la visitano: il flusso di visitatori, infatti, è in costante aumento e sono necessarie misure straordinarie per fronteggiare l’overtourism.
A cura di Arianna Colzi
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Cascata Seljalandsfoss
Cascata Seljalandsfoss

L'Islanda è una delle mete più frequentate negli ultimi anni. L'afflusso turistico negli ultimi anni è stato notevole al punto che nel 2025 dovrebbero essere circa 2,4 milioni i visitatori che si recheranno nel Paese in tutto il 2025. A inizio 2024 è stata reintrodotta la tassa sul turismo, che era entrata in vigore prima della pandemia da Covid-19 e che poi era stata sospesa nel 2020: questa tassa serviva a finanziare programmi volti a potenziare misure sostenibili, anche a livello ambientale, utili a fronteggiare il turismo di massa.

Le conseguenze dell'overtourism sull'Islanda

Dai visitatori affascinati dalle aurore boreali agli splendidi paesaggi di ghiaccio, l'Islanda attrae ogni anno milioni di turisti. Un ecosistema fragile, già in pericolo a causa dell'innalzamento delle temperature dovuto alla crisi climatica, dev'essere necessariamente tutelato con una serie di provvedimenti. Pur essendo il turismo una fonte importante del Pil del Paese (nel 2023 rappresentava l'8,5%), l'isola rimane comunque piccola e con una superficie circoscritta: si estende per poco più di 100mila km quadrati e ha circa 380mila abitanti, gli stessi della città di Bologna.

Nell'ultimo decennio, quindi, l'Islanda si è trovata a fronteggiare una crescita sostanziale del turismo. I dati messi a disposizione della World Tourism Organization riportano che nel decennio tra il 2011 e il 2019 l'Islanda è stato il Paese che ha visto crescere di più il numero di turisti (+344%). Quest'anno ci si aspetta che i visitatori toccheranno quota a 2,4 milioni, per poi salire a 2,5 milioni nel 2026.

Per questo Bjarni Benediktsson, il primo ministro islandese, ha rivelato all'emittente statunitense Cnbc che alzerà le tasse sul turismo nei periodi di alta stagione con l'obiettivo di aumentare le entrate per poter gestire al meglio flussi consistenti di turisti. L'obiettivo infatti è cercare di arginare comportamenti poco responsabili da parte dei visitatori, riducendo i rischi per l'ambiente, le tradizioni e la cultura del luogo.

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