Space Dreamers arriva a Milano: cosa aspettarsi dalla mostra immersiva per perdersi tra le stelle
Le mostre immersive hanno il potere di catapultare il visitatore in un altro mondo, dove abbandonare per un momento la quotidianità lasciandosi andare in una direzione diversa. Sono occasioni preziose di intrattenimento e condivisione, momenti in cui immergersi in un'altra realtà divertendosi, ma anche imparando qualcosa. Le sorelle Giulia e Elena Sella nel pensare a Space Dreamers hanno cercato di coniugare tutto questo, sulla scia del grande successo riscosso dal precedente lavoro, Museum of Dreamers. Il loro "museo dei sognatori" è piaciuto tantissimo. Era una mostra esperienziale ricca di installazioni coloratissime. Si sono mosse sulla stessa strada anche per il nuovo progetto, che aprirà le sue porte a Milano il 14 dicembre in piazza Cesare Beccaria. I biglietti sono acquistabili online al prezzo di 18 euro, con riduzioni previste per studenti, under 18, over 65, disabili e famiglie. A Fanpage.it le sorelle hanno dato qualche anticipazione, svelando alcune delle installazioni più belle del percorso.
Che cos'è la mostra immersiva Space Dreamers a Milano
Dopo Museum of Dreamers, Giulia e Elena Sella portano a Milano una nuovo progetto, che ha richiesto oltre 6 mesi di lavoro. A Fanpage.it hanno raccontato: "È un ambiente immersivo. Vogliamo trasportare le persone in un viaggio esperenziale intergalattico, alla scoperta delle curiosità legate allo spazio. È nata dopo Museum of Dreamers, volevamo fare un ritorno e volevamo mantenere l'identità da sognatori. Cos'altro appassiona i veri sognatori? Il sognatore guarda le stelle, sogna guardando la luna. Quindi è dedicata ai sognatori spaziali". In tutto ci sono 16 installazioni, distribuite in un percorso che dura circa un'ora: "Abbiamo studiato ogni angolo per potersi perdere nel viaggio spaziale. La location poi si presta molto: anche quella è stata una fonte di ispirazione, ci ha influenzato". Le due creatrici si sono mosse con un'idea ben precisa: "La parte educational è unita alla parte interattiva". Quindi ci si diverte ma si impara anche.
Quali sono le installazioni della mostra: le anticipazioni
A Fanpage.it le due creatrici hanno dato alcune anticipazioni sulle installazioni che presto i visitatori potranno ammirare nel percorso. In alcuni casi i film di fantascienza sono stati un ottimo spunto: "C'è un tunnel spaziale ripreso da Odissea nello Spazio, reinterpretato nelle grafiche ma l'estetica è quella, è un omaggio al celebre e iconico tunnel bianco. Poi c'è il corridoio di Interstellar".
Nello specifico, ecco cosa si troverà nel percorso: "In alcune stanze si può rivivere il lancio interspaziale. Si viene proiettati nel futuro con lo sbarco su Marte, con l'installazione Mission to Mars molto emozionante. Ma si può vivere anche lo spazio lunare, grazie al Cinema 4D che ripropone la missione dell'Apollo 11. Questa è una grande novità: abbiamo voluto inserire un'area dedicata al cinema dinamico, con tanto di occhialini. A un certo punto c'è un Galaxy Train circondato da schermi che rappresentano un paesaggio galattico. È un ambiente realistico, con materiali che si potrebbero trovare davvero in una metro: maniglie, sedili, finestrini che danno sullo spazio. Ci sono stanze dedicate agli astronauti che hanno fatto la storia, ci si può fare le foto con loro. Poi c'è una stanza dedicata al sistema solare dove scoprire curiosità sui pianeti. Altre stanze hanno vere e proprie installazioni: nell'Infinity Room di lucine sarà come trovarsi nell'infinito". E non poteva mancare un riferimento allo zodiaco: "È una stanza con quiz, giochi, si potrà interagire".
Tutto questo ha richiesto l'impiego di molte tecnologie moderne: "Abbiamo utilizzato proiezioni, led wall sferico, video molto scenografici, cinema 4D, schermi interattivi, touch screen. E vari effetti wow! Abbiamo voluto esplorare le tecnologie di cui tutti parlano, compresa l'intelligenza artificiale per la Space Gallery: ci è servita per creare immagini evocative a tema spazio, per declinare l'argomento. Alcune cose le abbiamo scoperte in corso d'opera e abbiamo rivisto da capo tutto! Per esempio il cinema, all'inizio non ci doveva essere, ma ci tenevamo a non abbandonare quell'idea. E anche la Mission to Mars è stata aggiunta dopo".
La mostra è fatta di stanze instagrammabili
Il punto forte di questa mostra, come della precedente, è il fatto di poter interagire con l'ambiente, di vivere un'esperienza coinvolgente: ci si sente come trasportati altrove. "Speriamo di vedere tanto entusiasmo. Ci piace vedere le persone contente, che si divertono: significa che lasci qualcosa" hanno spiegato le due sorelle. Il pubblico a cui puntano è molto variegato, fatto di grandi e piccini. Per i secondi tutto è colore, gioco, meraviglia.
Per i primi si aggiunge anche la parte social, il fatto di poter condividere online qualcosa di visivamente accattivante, decisamente instagrammabile: "Le foto vengono sempre condivise con messaggi positivi. Abbiamo tutti bisogno di comunicare: queste esperienze ci aiutano a farlo, ci spingono a trovare un tocco personale. L'immagine è la stessa, ma la riflessione cambia. Chissà a cosa penseranno le persone! Non a caso c'è anche un Wall dove scrivere il proprio messaggio, quello che il sognatore spaziale vorrebbe lanciare nello spazio".