Salire a bordo del Titanic è possibile: la replica del transatlantico pronta a partire nel 2027
Il Titanic, il celebre transatlantico naufragato tragicamente nel 1912, è entrato nell'immaginario collettivo di moltissime persone anche grazie alla cultura popolare e al film premio Oscar di James Cameron con con Leonardo Dicaprio e Kate Winslet. Ora un magnate australiano, Clive Palmer, starebbe per dare vita al Titanic II, una riedizione della nave dal tragico destino.
Sta per arrivare il Titanic II
Clive Palmer, presidente della compagnia navale Blue Star Line, dal 2012 cerca di realizzare un nuovo Titanic. Se vi state chiedendo il perché è stato lui stesso a fornire la risposta: "È molto più divertente fare il Titanic che stare seduti a casa a contare i miei soldi", ha dichiarato ai media locali. Palmer aveva riproposto il progetto anche nel 2018, per poi arrendersi davanti alla pandemia da Covid 19 che ha bloccato tutti i suoi piani. Ora, però, che anche il turismo delle crociere è ripreso a pieno ritmo, il magnate australiano ha ripreso i lavori presentando il progetto ultimato con tanto di rendering. I lavori dovrebbero iniziare nel 2025: prima si dovrà indire un bando per scegliere il costruttore, ma Palmer ha già le idee molto chiare e prevede di salpare entro il 2027.
I passeggeri, che dovrebbero essere 2.345 in totale, potranno anche vestirsi con gli abiti che si usavano nel 1900, anche se il dress code non è obbligatorio. Il Titanic II dovrebbe avere ben nove ponti e 835 cabine: di queste quasi la metà sarà riservata ai passeggeri di prima classe.
I passeggeri di terza classe, come abbiamo visto nel film di James Cameron, potranno mangiare su un lungo tavolo da pranzo in legno, come sulla nave originale, anche se un portavoce ha detto che saranno disponibili anche altri pasti per coloro che desiderano un'esperienza meno autentica. Mentre il settore delle navi di lusso sta diventando sempre più saturo, Palmer rivela che il suo obiettivo è quello di riproporre un vero e proprio sogno che diventa realtà, avvicinando le persone a una nave che hanno solo immaginato.