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Quali sono le cucine regionali più amate in Italia: la classifica delle migliori mete enogastronomiche

La Toscana è la regione preferita dagli Italiani che si spostano per assaporare la cucina del nostro Paese: scopriamo le classifica dell’Associazione italiana turismo enogastronomico.
A cura di Arianna Colzi
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La Toscana è la regione preferita dagli italiani che muovono il turismo enogastronomico. Secondo quanto riportato nel Rapporto 2024 sul turismo enogastronomico del nostro Paese, stilato da Aite-Associazione italiana turismo enogastronomico, Firenze e le altre provincie superano la Sicilia, regione prediletta nel Rapporto 2023. La Toscana, infatti, risulta la meta più amata tra coloro che viaggiano alla ricerca di prodotti gastronomici da gustare.

La classifica di Aite sulle mete dei viaggi enogastronomici in Italia

Il 39% degli intervistati dallo studio di Aite afferma di aver visitato la Toscana, mentre un altro 33,9% vorrebbe visitarla nell'immediato. La classifica, poi, vede posizionati sul secondo e sul terzo gradino del podio rispettivamente Emilia-Romagna e Puglia. L'enogastronomica e i prodotti agroalimentari di un territorio sono diventati i fattori principali che spingono gli italiani a viaggiare: nel Rapporto, infatti, il 70% degli intervistati dichiara che è la cucina a spingerli verso una meta precisa. Un dato che segna un +12% rispetto al Rapporto 2023. Il vino, in particolare, è considerato il prodotto simbolo della produzione enogastronomica italiano dal 38,1% degli intervistati: seguono l'olio d'oliva, la pizza, la pasta e i formaggi.

"Il rapporto di Aite – sottolinea il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ai microfoni di Ansa – conferma che l'attrattività della Toscana deriva anche da una sapiente unione di enogastronomia e cultura. Quanto emerge dal Rapporto Aite conferma il nostro impegno per la valorizzazione di aree della nostra regione meno conosciute ma estremamente affascinanti e ricche di potenziale, nell'ottica di quel progetto di sostegno alla rinascita di tutto il territorio regionale che chiamiamo Toscana diffusa".

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