Qual era l’hotel a Londra più amato dalla principessa Diana
Avete intenzione di organizzare una vacanza in pieno stile Royals ma volete rimanere lontani dai classici itinerari turistici con i tour di Buckingham Palace e del castello di Windsor? La soluzione che fa per voi è dietro l'angolo: fareste bene a visitare uno dei più antichi ed eleganti alberghi di Londra, la cui particolarità sta nel fatto che era il preferito di personaggi leggendari come la principessa Diana e la regina Elisabetta II. Si chiama Brown's Hotel, si trova a Mayfair e nasconde storie e leggende molto particolari: ecco perché dovreste fargli visita il prima possibile e quanto costa trascorrere una notte in una delle sue meravigliose suite.
Dove si trova l'hotel amato dai reali
Il Brown's Hotel si trova ad Albemarle Street, una delle strade più prestigiose nel cuore di Londra, e viene considerato uno dei simboli dell'eleganza britannica. Fu edificato nel 1837, ovvero in piena epoca vittoriana, da James Brown, un umile cameriere che lavorò nella casa di Lord Byron e che riuscì ad affittare la proprietà trasformandola in albergo.
Col tempo fu ampliato sempre di più, diventando una location di lusso amatissima da politici, artisti, scienziati e aristocratici. Durante la Prima Guerra Mondiale, però, venne trasformato in ospedale militare. Successivamente fu rinnovato, diventando il fulcro della scena sociale londinese grazie a un nuovo ed esclusivo cocktail bar. Ad oggi continua a essere tra gli hotel di spicco della metropoli, i suoi prezzi? Si parte dai quasi mille euro per una semplice camera doppia e si arriva a oltre 6.000 per la Kipling Suite.
Tutti gli ospiti illustri del Brown's Hotel
A rendere ancora più esclusivo il Brown's Hotel sono i numerosi ospiti illustri che hanno soggiornato nelle sue camere. La cliente più affezionata era principessa Diana, che scelse proprio quei luoghi nel 1996 per consultare gli avvocati per il suo divorzio con Carlo. Anche la regina Elisabetta II lo visitò ma quando era ancora giovanissima e partecipava ai tea party del reggimento degli Argyll e Sutherland Highlanders.
Il ministro Windsor Churchill, invece, lo definì più volte il suo albergo del cuore. Si potrebbe continuare con Orson Welles, Robert Redford, Mia Farrow, Jorge Luis Borges, J.R.R. Tolkien, William Faulkner: per loro il Brown's Hotel fu un'icona dell'ospitalità di lusso, una vera e propria oasi di stile e raffinatezza, tutte caratteristiche che non ha perso col passare del tempo.