Perché una montagna della Nuova Zelanda è stata riconosciuta come persona
Una montagna può non essere solo una montagna. È il caso del monte Taranaki, in Nuova Zelanda: il vulcano dormiente è il secondo più alto dell'Isola del Nord della Nuova Zelanda con i suoi 2.518 metri ed è molto frequentato dai turisti, popolare tra escursionisti e appassionati di sport sulla neve. Gli è stata riconosciuto lo status di persona, già conferito in passato anche a un fiume e un tratto di terra. Ora possiede diritti, doveri e responsabilità al pari di qualunque persona giuridica, come un essere umano. La Nuova Zelanda è stata la prima nazione al mondo a riconoscere le caratteristiche naturali come persone, nel 2014.
La storia del monte Taranaki
Nel 1840, le tribù Māori e i rappresentanti della corona britannica firmarono il Trattato di Waitangi, il documento fondativo della Nuova Zelanda, in cui la Corona promise che i Māori avrebbero mantenuto i diritti sulla loro terra e sulle loro risorse. Ma le cose andarono diversamente e la Corona cominciò presto con le violazioni, costringendo la popolazione locale a ribellarsi. Proprio per punire le loro insurrezioni, nel 1865 fu confiscata loro una vasta fascia di terra con la relativa montagna; le tribù Māori non ebbero più voce in capitolo.
Il Paese oggi ha voluto riconoscere quel furto ai Māori della regione di Taranaki, dopo la colonizzazione della Nuova Zelanda. Come risarcimento da parte del governo nei confronti degli indigeni per i danni perpetrati da allora contro la terra, si è deciso di rendere la montagna una persona. Il nome di questa persona giuridica è Te Kāhui Tupua: include Taranaki e le sue cime e terre circostanti. Secondo la legge, un'entità composta da quattro membri delle tribù Māori locali e quattro membri nominati dal Ministro per la Conservazione del Paese costituirà "il volto e la voce" della montagna.
"Oggi Taranaki è liberato dalle catene dell'ingiustizia, dell'ignoranza, dell'odio", ha detto Debbie Ngarewa-Packer, co-leader del partito politico Te Pāti Māori e discendente delle tribù Taranaki. L'accesso pubblico alla montagna rimarrà, ma i diritti legali acquisiti dalla montagna permetteranno di tutelare la sua storia, come avviene dal 2014 per Te Urewera, la vasta foresta nativa nell'Isola del Nord che per prima è stata dichiarata persona, per il suo profondo significato spirituale. Poi è stata la volta nel 2017 del fiume Whanganui.