Perché il ristorante Il Giglio di Lucca ha rinunciato alla stella Michelin
La stella Michelin è uno dei riconoscimenti più ambiti dai ristoranti internazionali, è il simbolo del fatto che il cibo servito è eccellente per quella categoria, tanto da essere riuscito a sbaragliare la concorrenza locale e da aver conquistato il giudizio positivo della critica di settore. Di recente, però, un noto locale italiano ha pensato bene di rifiutarla. Si tratta del ristorante Il Giglio, a Lucca, che proprio nelle ultime ore è finito al centro dell'attenzione dei media per l'insolita decisione: ecco per quale motivo ha restituito al mittente il riconoscimento più desiderato nel mondo del cucina di qualità.
Il ristorante Il Giglio aveva una stella Michelin dal 2019
Raffinati menù degustazione italiani, una corposa carta di vini e un'elegante sala da pranzo con luci soffuse e soffitti affrescati: Il Giglio di Lucca è un ristorante dal mood sofisticato e intimo ma che allo stesso tempo permette ai suoi ospiti di divertirsi in un ambiente conviviale, il tutto senza rinunciare a dei piatti gustosi e curatissimi. La stella Michelin è arrivata per la prima volta nel 2019 ma, dopo essere stata riconfermata per 5 anni consecutivi, è stata "rispedita al mittente". I tre soci e chef Bedetto Rullo, Lorenzo Stefanini e Stefano Terigi sui social hanno spiegato i motivi della scelta con queste parole: "Vogliamo che Il Giglio ci somigli, ci rispecchi e ci racconti. Vogliamo poter fare il lavoro che amiamo senza doverci preoccupare degli standard altrui. Vogliamo concentrarci sui nostri clienti e fargli vivere un’esperienza culinaria informale, accessibile, ma sempre di altissimo livello. Vogliamo essere liberi di improvvisare i menù in base agli ingredienti che abbiamo a disposizione. È per questo che lo scorso maggio abbiamo comunicato alla guida Michelin di voler rinunciare alla stella. Torneremo a fare quello che ci piace, come piace a noi. Da oggi, e sempre, l’importante è stare bene".
La storia del ristorante Il Giglio di Lucca
Benedetto Rullo, Lorenzo Stefanini e Stefano Terigi hanno preso in gestione il ristorante di Lucca 12 anni fa, il loro obiettivo era sfruttare le proprie esperienze internazionali nel mondo della cucina per trasformare la passione in un lavoro. Il successo non ha tardato ad arrivare: con un mix di cucina di sostanza, piatti contemporanei e attenzione al servizio, i tre sono riusciti a conquistare una stella Michelin nel 2019. Da quel momento in poi, però, il ristorante ha cominciato a cambiare: i clienti sono diminuiti ma i prezzi sono saliti e, come se non bastasse, il menù offerto è stato rivoluzionato per adeguarsi allo "stile Michelin". Si è data sempre più attenzione al dettaglio, alla tecnica, alla scelta degli ingredienti e l'ambiente è diventato decisamente più formale. Col passare del tempo i tre chef si sono resi conto che il locale non li rappresentava più, non gli dava la possibilità di divertirsi, di evolvere e di improvvisare, cosa che li ha spinti a rinunciare all'ambitissima stella. Ora sono tornati a piatti concreti, a una carta di vini divertente e soprattutto a dei prezzi più "popolari" (si parte da un minimo di 60 euro per il menù I classici e si arriva a 90 euro per Espressione).