Perché il cartello “Non disturbare” infastidisce gli addetti alle pulizie degli alberghi
Capita spesso che l'ospite di un albergo non voglia che si entri nella sua stanza, ed è proprio a questo che serve il cartello "Non disturbare" da appendere fuori dalla porta della camera per evitare che i camerieri entrino a sistemarla. Le motivazioni possono essere svariate, ma quella che per il cliente può essere una decisione innocua, per gli inservienti potrebbe essere molto fastidiosa, soprattutto se il disordine si accumula per i giorni successivi.
Gli effetti della mancata pulizia di una stanza
Saltare un paio di giorni di pulizie apparentemente potrebbe non comportare nessun effetto negativo, questo se gli ospiti non sono particolarmente disordinati; ma lasciare la stanza a soqquadro comporta un carico di lavoro elevato alla fine del soggiorno. È consigliabile far entrare gli addetti alle pulizie almeno due volte nel corso di permanenze lunghe, in modo da evitare che il rassetto non si trasformi in un'impresa titanica.
Cambio di rotta negli hotel
Molte catene alberghiere in passato cercavano di promuovere la pratica di ridurre i giorni di pulizie e premiavano chi apponeva il cartello "Non disturbare" fuori dalla porta. Rinunciare alla rassetto quotidiano faceva accumulare punti fedeltà, poi spendibili per i soggiorni successivi. Ma oltre ad accumulare il lavoro alla fine, questo programma è andato a danno degli inservienti che, secondo un sondaggio condotto in 6 hotel a Boston, hanno visto i loro turni ridotti e un decurtamento dello stipendio.
Questioni di sicurezza
Ultimamente sempre più hotel stanno eliminando questo cartello per ragioni di sicurezza. A Las Vegas se il segnale rimane sulla maniglia della porta per più di 72 ore scatta il controllo automatico della polizia. Alcuni hotel hanno ridotto le ore che l'ospite deve passare all'interno della sua stanza per assicurarsi che stia bene e se non toglie il cartello dopo 24 ore gli addetti entrano a controllare.