Perché al cinema si mangiano i popcorn
In quanti non riescono proprio a rinunciare ai popcorn quando vanno al cinema? A ognuno di noi è capitato di rimanere inebriato dall’odore di mais tostato e burro fin da fuori la sala e a quel punto è impossibile resistere alla tentazione di acquistarne una confezione, certi del fatto che aggiungerà un ulteriore tocco piacevole alla visione. Si tratta di un vero e proprio “rito” diffuso non solo in Italia ma anche nel resto del mondo, tanto che, che ci si trovi nel proprio salotto o in una sala col maxi schermo, viene ormai naturale associare la visione di un film a una ciotola stracolma di chicchi di mais “scoppiati”. La cosa che in pochi sanno è che questa abitudine vanta delle origini antiche molto particolari.
Qual è l'origine dei popcorn
Il rapporto tra cinema e popcorn è ormai indissolubile ma forse nessuno sa che questa combinazione perfetta ha delle origini molto antiche. I popcorn sono arrivati negli Stati Uniti nella prima metà del XIX secolo, probabilmente portati dai marinai di ritorno dal Sud America. Solo intorno al 1840 mangiarli in strada divenne un’attività ricreativa diffusa alle fiere, nei circhi o durante le feste cittadine, dunque in tutti gli eventi all'aperto. I gestori delle sale teatrali e cinematografiche, al contrario, all'inizio si rifiutavano di offrirli ai loro clienti e il motivo è molto semplice: i pezzetti di mais rischiavano di rovinare sia il parquet che il velluto delle poltrone.
Quand'è che i popcorn sono arrivati al cinema
Le cose cambiarono in uno dei periodi più difficili della storia americana, quello della Grande Depressione, quando a causa della crisi economica i pacchetti di popcorn venduti a 5/10 centesimi al sacchetto cominciarono a essere considerato un lusso accessibile a chiunque. Inizialmente venivano preparati al di fuori delle sale perché era troppo costoso dotare gli edifici di prese d’aria, poi con l’arrivo delle macchine da popcorn "portatili" entrarono nei cinema, inebriandoli con il loro aroma. Ad oggi sono un dettaglio irrinunciabile durante la visione di un film: sono un passatempo capace di far dimenticare le preoccupazioni quotidiane per qualche ora, rendendo l’esperienza cinematografica ancora più piacevole e suggestiva.